26_04_2012 | RIQUALIFICAZIONE BORGO MARINA, RENZI: “LA BATTAGLIA CONTINUA. BASTA COL GHETTO AFRO-ASIATICO”

Giovedì, 26 Aprile 2012

2

RIQUALIFICAZIONE BORGO MARINA, RENZI: “LA BATTAGLIA CONTINUA. BASTA COL GHETTO AFRO-ASIATICO”


“Per rifare le due strade di Borgo Marina, Via Mameli e Via San Nicolò, con i sottoservizi, la pavimentazione, i marciapiedi inesistenti in selci, un decoroso impianto di illuminazione, ci sono voluti 11 anni”. E non 11 anni a frizzi e lazzi. Gioenzo Renzi annuncia che “il suo impegno personale” nella riqualificazione dell’aera non è finito.


Dopo 6 interrogazioni al sindaco, 2 mozioni discusse in Consiglio Comunale, 3 petizioni popolari al Sindaco, 5 incontri pubblici con i residenti, i suggerimenti ai tecnici comunali e i controlli sui lavori fino alla loro ultimazione, e i lavori eseguiti, non è ancora tempo per il consigliere del Pdl di gettare la spugna. “Sono contento del risultato – dice – ma la battaglia continua”.
E’ adesso necessario “recuperare l’identità riminese del Borgo Marina, con il ritorno delle diverse attività dei riminesi e dei riminesi residenti”, piuttosto che dei riminesi immigrati “affinché – dice Renzi – il Borgo Marina non sia più il ghetto afro-asiatico di oggi”.


Renzi ha già in mente un piano in cinque punti. “Primo. Controllo continuativo della Polizia municipale amministrativa sulla regolarità della merce dei negozi che nei mesi estivi costituiscono una centrale di rifornimento per i venditori abusivi sulla nostra spiaggia, sul possesso dei requisiti igienico sanitari dei kebab e negozi di alimentari, sul sovraffollamento delle case affittate agli stranieri. Secondo. Controllo della Guardia di finanza su quegli esercizi commerciali, aperti tutto l’anno, che non sembrano svolgere un volume d’affari per sostenere gli affitti dei negozi, le spese di gestione, tasse e contributi. Terzo. Regolamentare i phone center, prevedendo i requisiti igienico sanitari dei locali ove si svolgono tali attività, le misure dirette a tutelare la quiete pubblica e le condizioni di vivibilità delle aree antistanti e limitrofe, evitando le occupazioni o i “bivacchi” sui marciapiedi esaminando al più presto l’apposito Regolamento che ho presentato in Consiglio Comunale. Quarto. Rispetto dell’impegno assunto dal sindaco nel settembre scorso di trasferire la Moschea in un’altra zona della città, più compatibile ed accessibile per eliminare l’impatto attuale causato dalla moltitudine dei suoi frequentatori sulle case circostanti e sui marciapiedi. Quinto. Prosieguo della presenza delle forze dell’ordine, soprattutto nei prossimi mesi estivi, per esercitare l’azione di contrasto allo spaccio della droga e ai comportamenti antisociali”.