29_03_2012 | RAPPORTO ECONOMIA. VACIAGO: “PER USCIRE DALLA CRISI ABBRACCIARE LA LEGALITA’”

Giovedì, 29 Marzo 2012

2

RAPPORTO ECONOMIA. VACIAGO: “PER USCIRE DALLA CRISI ABBRACCIARE LA LEGALITA’”

 
Università, via Angherà, poco dopo le 16. La sala è affollata da imprenditori e dai vertici delle associazioni di categoria (in prima fila anche il sindaco Andrea Gnassi); fuori, la musica ad alto volume e qualche studente per la concomitante protesta annunciata (in totale il numero dei manifestanti nel corso del pomeriggio arriverà a circa una quarantina di persone). “Per un’altra economia – sullo striscione – Rimini in movimento”. E’ Manlio Maggioli che tutti attendono, presidente della Camera di commercio che presenterà di lì a poco il Rapporto sull’andamento annuale dell’economia in Provincia.


Se all’ingresso c'è chi urla “Dimissioni, dimissioni”, l’aula magna del polo universitario non applaude quando il presidente è chiamato a prendere la parola. Qualcuno tentenna, ma poi si pente. Il presidente attraversa i manifestanti e inizia la sua analisi economica in sala senza far loro troppo caso. Sono tre i fili del suo discorso (mercato del lavoro, scarsità del credito e internazionalizzazione), tutti intrecciati in un unico concetto: crisi.


“La posizione dei lavoratori si è aggravata – va subito al cuore Maggioli – perché se da un lato la cassa integrazione è meno frequentata (l’incremento per lo scorso anno è del 6 per cento) probabilmente lo si deve al fatto che è si è allungata del 14 per cento la lista della mobilità”.


Mette in fila i suoi punti, Maggioli e conclude, facendo notare come “solo le aziende che abbiano puntato all’internazionalizzazione abbiano sofferto di meno la crisi” e lanciando un invito per il 4 maggio quando nel corso della Giornata dell’economia saranno analizzati i bilanci delle società di capitali. Applauso (questa volta sì).


Il treno dei saluti prosegue con un Massimo Pasquinelli che non riesce a staccare dalla ricapitalizzazione, lanciando precisi messaggi. Cita anche in positivo Stefano Vitali, uno dei grandi assenti, e alcune osservazioni del presidente della Provincia in fatto di metodo e risultati economici.


Massimo Guagnini di Prometeia riporta il tema sui binari. Mostra i dati relativi al risparmio delle famiglie, all’industria, alle esportazioni, al turismo e parla di “calma piatta” soprattutto in riferimento al mercato immobiliare.


Sullo schermo arriva Giorgio Gaber (i suoi memorabili assoli sul debito pubblico e sulla burocrazia) in aiuto di Guido Caselli di Unioncamere per provare a dare uno scossone alla calma piatta. Della situazione economica di Rimini e della crisi dice che “se l’Italia va in bicicletta, cioè a 20 chilometri all’ora, Rimini procede a 10”.


Alla fine, la lezione di Giacomo Vaciago tocca il tema della legalità e invoglia a "un nuovo Rinascimento, tornare a essere attrattiva per le aziende estere, serve all'Italia per uscire dalla crisi”.


Il gap dell’economia italiana, secondo Vaciago è dovuto al non aver capito o all’aver fatto finta di non capire le potenzialità della rete telematica, “internet nei nostri uffici si è andato ad aggiungere a tutte le altre tecnologie e non a sostituirle”.
La questione è legata comunque al tema caro dell’evasione fiscale. “Il problema è che internet rende tutto trasparente, costringe alla legalità. Se invece tutti da domani rinunciassimo alle banconote, al lavoro nero, a tagliare gli alberi per farne carta, il nostro pil raddoppierebbe. Pensate ci sarebbe bastato fare semplicemente delle grandi bande larghe e dire alla gente di usare il nuovo metodo”. All'uscita non c'è più la musica, tutto pulito davanti al portone. Montagne di coriandoli a terra, urla (di gioia) e canti svoltando l'angolo: è giorno di lauree.