IL GIORNALAIO 16.03.2012

Giovedì, 15 Marzo 2012

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MAGGIOLI IN TRIBUNALE. MAGNATE KUWAIT SALVERA' IL FELLINI? PER I BAGNINI VIOLAZIONI PENALI. RASSEGNA STAMPA IN VERSIONE BREVE


Non è ancora tempo di pace per Manlio Maggioli. Fa il suo corso l’esito delle indagini della Procura di Forlì sul Credito di Romagna. Il vero problema ora per il presidente della Camera di commercio di Rimini non è dunque l’aver scudato due milioni. E’ il Corriere Romagna a pagina 6 a seguire la notizia.


“Pur divisa in due tronconi, entra nel vivo l’inchiesta sulla gestione della banca forlivese del cui consiglio di amministrazione faceva parte il presidente della Camera di commercio di Rimini Manlio Maggioli. Destinatario, proprio nei giorni scorsi, del secondo avviso di conclusioni indagini per un’inchiesta parallela riguardo gli stessi presunti reati, dovrà presentarsi in aula ai primi di maggio all’udienza preliminare del primo troncone d’indagine. La procura gli contesta condotte di ostacolo alle attività di vigilanza, a cui sono da aggiungere le violazioni al testo unico bancario come emerge dal secondo troncone di indagine”.


“Secondo la Procura (che ha aperto un fascicolo penale sul Credito di Romagna dopo l’ispezione di Bankitalia), gli amministratori avrebbero attinto “a piacere” dalla banca dosi sempre più ingenti di liquidità in uno sbilanciamento nella erogazione di affidamenti”.


“E’ ancora pendente come indagato, infine, la posizione di Maggioli nell’inchiesta aperta sul consorzio Assoform (di cui è presidente) per l’erogazione di un contributo dalla comunità europea: il consorzio, secondo le indagini della Finanza di Rimini, avrebbe presentato dati contraffatti per ottenere il contributo europeo. L’inchiesta è aperta per truffa. «Tutto in regola», ha assicurato Maggioli”.


Aeroporto


Oggi sulla stampa locale, accanto ai distinguo del presidente Massimo Masini sulla notizia di ieri de la Voce di Romagna (l’Enac ha chiesto allo scalo una limitazione del numero si passeggeri e di movimenti, perché il Fellini allo stato attuale non è adeguato né sotto alcuni aspetti strutturalmente né a livello di personale alla gestione di un flusso pari a oltre il milione di transiti previsto per il 2012), anche la possibilità buttata là da parte dell’industriale kuwaitiano Fouad Alghanim, proprietario tra l’altro di due compagnie aeree. Sul Corriere a pagina 10.


“Gli occhi degli emiri del Kuwait sull’aeroporto di Rimini. «Un investimento interessante e un’ottima opportunità di collaborazione», così ha definito lo scalo riminese Fouad Alghanim, presidente di una multinazionale del Kuwait da 4 miliardi di dollari di fatturato, con sedi in Medio Oriente, Stati Uniti, Europa, Australia, Asia e Africa. Sul piatto c’è un piano di investimenti da 600 miliardi di dollari che diversi imprenditori dei paesi del Golfo vorrebbero mettere in cantiere tra Medio Oriente, Africa e Europa. E Rimini - dove ieri Alghanim ha fatto tappa prima di volare a Milano e dopo essere stato a Madrid dall’ex primo ministro Aznar - potrebbe essere una di queste realtà, oggetto della tavola rotonda di ieri nella sede di Confindustria tra l’i mprenditore del Kuwait, le maggiori aziende della provincia (Scm, Aeffe, Petroltecnica, Valpharma, Valentini, Mec 3, Celli, Focchi), il Comune, la Camera di commercio, Ance e la Fiera”.


Su tutti i quotidiani le dichiarazioni del presidente di Aeradria. La Voce di Romagna a pagina 15.


“E’ pronto e in parte già operativo il progetto che dovrebbe allontanare la scure dell’Enac sul “Fellini”. Ad annunciarlo il presidente della società che gestisce l’aeroporto riminese, Massimo Masini, che predica ottimismo. «E’ imminente il provvedimento Enac che prevede la piena operatività dello scalo nella fascia oltre il milione di passeggeri - spiega - così come contemplato dal piano voli 2012»”.


Bagnini, il Comune non molla (sembra per il loro bene)


Biagini sulla Voce a pagina 13.
“Forse il concetto non è chiaro. Qui si continua a parlare di cifre, senza tener conto la violazione dell’autorizzazione paesaggistica è punita con una sanzione penale. La pena sono due anni di arresto, una multa, più la rimozione dell’abuso, per estinguere il reato”. Come dire: se non si vuole incorrere in una stagione di sequestri e nastri biancorossi intorno alla spiaggia, i bagnini devono cercare di scendere a patti”.