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Rimini, i movimenti e il papa Francesco/1 (Focolari e Papa Giovanni)

Venerdì, 15 Marzo 2013

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Rimini, i movimenti e papa Francesco. Capitolo I


Nella sua prima omelia, ai cardinali che con lui hanno celebrato nella Cappella Sistina, papa Francesco ha osservato che la parola comune alle tre letture era “movimento” ed ha quindi indicato quali sono i movimenti ai quali la Chiesa è chiamata: camminare, edificare, confessare Gesù Cristo crocifisso. «Possiamo camminare quanto vogliamo, edificare tante cose ma se non confessiamo Gesù Cristo, la cosa non va. Diventeremo una Ong pietosa, ma non la Chiesa sposa del Signore».
Ecco perché ci sembra interessante ascoltare come hanno reagito alla notizia dell’elezione di papa Francesco i movimenti ecclesiali presenti a Rimini. Probabilmente sono anche le forze più disponibili ad accogliere l’invito del papa ad un cammino ecclesiale insieme a lui.


Paolo Maroncelli, Focolari
Per il movimento dei focolari il 14 marzo 2013 segna anche il quinto anniversario della “partenza al cielo” di Chiara Lubich, la fondatrice del movimento dei Focolari. Gli aderenti si sono ritrovati in Duomo per una Messa celebrata dal vescovo monsignor Francesco Lambiasi.


Come avete accolto la notizia del nuovo papa Francesco?
Molto bene. In ogni caso eravamo certi che lo Spirito Santo, che soffia dove vuole, avrebbe scelto bene. Al di là delle battute, siamo stati contenti. Ci sembra avviato un orientamento verso le novità e le nuove sfide della Chiesa. Mi è molto piaciuto anche il modo semplice con cui si è presentato. Mi viene in mente l'immagine è quella di una piramide rovesciata pensando a quando si è fatto benedire dalla folla. Un momento molto toccante. Anche ciò che è successo questa mattina, il fatto che volesse pagare il conto dove aveva dormito e volesse partire con gli altri cardinali piuttosto che andare con l'altra macchina, sono messaggi molto importanti nel mondo di oggi.


Bergoglio era un pastore conosciuto nel vostro movimento? Avevate avuto occasioni di incontro?
La verità è che non abbiamo fatto in tempo a sentirci su questo perché oggi è la ricorrenza di Chiara e siano indaffarati. Ma a Buenos Aires la nostra comunità è importante e ritengo che anche qualcosa in più di una semplice conoscenza ci sia stata.


Certamente ha colpito tutti la scelta del nome: voi come la interpretate?
Indubbiamente richiama Francesco d'Assisi. Io credo che il nome abbracci un po' tutti da Francesco Saverio a Francesco di Sales. Aspettiamo di saperne di più.


Papa Francesco ha invitato a fare un cammino insieme a lui: qual è la vostra risposta?
Noi siamo assolutamente contenti. Lui interpreta molto bene quello che è un nostro pensiero, il carisma di Chiara è stato quello di abbracciare tutti. Come dimostrano i nostri rapporti con membri di atre religioni, ebrei, musulmani, buddisti e anche persone che non credono. La sua richiesta è l'espressione del nostro carisma, e noi potremmo dare un contributo.


Giovanni Paolo Ramonda, Associazione Papa Giovanni XXIII
“Spero di parlare con lui in dialetto piemontese”, scherza Paolo Ramonda, presidente dell’Associazione Papa Giovanni XXIII fondata da don Orete Benzi.


Come avete accolto la notizia del nuovo papa Francesco?
Come un dono e una novità che lo Spirito Santo manda alla sua Chiesa in questi tempi difficili. Un umile, povero e servo, che intende la nuova evangelizzazione come l'andare incontro ai lontani, ai piccoli e ai poveri laddove sono, fin nelle periferie. Ha richiamato subito al rapporto tra il pastore e il suo popolo, ha evidenziato l'insostituibile valore della preghiera, si è affidato a Maria madre e fiducia nostra.


Bergoglio era un pastore conosciuto nel vostro movimento? Avevate avuto occasioni di incontro?
Noi abbiamo aperto da alcuni anni in Argentina due comunità, una a Salta (casa famiglia) e l'altra a Puerto Madryn (una comunità terapeutica). Se fosse rimasto, lo avremmo incontrato. Noi siamo lì da poco e abbiamo iniziato a conoscere i vescovi più vicini.


Certamente ha colpito tutti la scelta del nome: voi come la interpretate?
Ogni nome ha un suo significato. Tutti insieme, dobbiamo riparare la Chiesa e farla splendere sempre di più a immagine del suo fondatore che è Cristo. Francesco ci ha fatto capire che non vuole farlo da solo ma con tutto il popolo di Dio. Il suo programma è rinnovare la chiesa e l'immagine del pastore.


Papa Francesco ha invitato a fare un cammino insieme a lui: qual è la vostra risposta?
Noi vogliamo accogliere il suo invito alla vita di fraternità piena di fiducia nello Spirito Santo. In tutte le comunità di tutte le diocesi cammineremo sempre di più con i vescovi e i pastori per condividere ancora di più con i poveri.

Ultima modifica il Venerdì, 15 Marzo 2013 11:23

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