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10 gennaio

Lunedì, 10 Gennaio 2022

La neve imbianca la riviera | Omicron dilaga | “Green pass nelle chiese”

La neve arriva al mare. Ieri ha iniziato verso le 10,30 con fiocchi grandi e morbidi che poi sono diventati via via più sottili e fitti. Il risultato è stato una città velata di bianco dal centro alla spiaggia. Brusco calo delle temperature in tutta la provincia con la Valconca sotto zero. Oggi scuole chiuse a Mondaino, Montegridolfo, Montefiore, Saludecio, Montescudo-Monte Colombo e Gemmano (ilCarlino, Corriere).

“Omicron al 70%”. Lo conferma Raffaella Angelini, direttore del dipartimento di igiene pubblica dell’Asl Romagna, che segnala difficoltà nella gestione del tracciamento. “Non sarà semplice seguire il protocollo appena definito con i livelli attuali di circolazione del virus. Dobbiamo concentrarci su determinati ambiti, tra questi c’è sicuramente la scuola” (ilCarlino).

Bollettino. Sono 2.255 i positivi tracciati ieri nella provincia di Rimini, che comunque perde il triste primato in Romagna, visti i 2.581 positivi di Ravenna e i 2.421 di Forlì-Cesena (ilCarlino, Corriere).

“Con la terza dose di vaccino, in questo momento, nessuno è ricoverato in Terapia intensiva”. La conferma arriva da Emiliano Gamberini, primario del reparto di Anestesia e rianimazione a Rimini (Corriere).

“Obbligo di green pass anche nelle chiese”. La richiesta arriva dal presidente della provincia di Rimini Riziero Santi. “Non capisco e non condivido l'ostinazione da parte dei vescovi di non accettare l'idea di chiedere il green pass (ormai chiesto per ogni tipo di attività) per assistere alle funzioni religiose. È doveroso tutelare la salute dei fedeli e dei parroci” (ilCarlino, Corriere).

“E’ un ricatto, continuerò a manifestare in piazza”. Così Massimo Cai, sindacalista e autista di Start Romagna, al Carlino. Oltre 180 le corse non garantite per oggi nella provincia di Rimini (Corriere).

“Superflua, tardiva, ripetitiva”. E’ secondo Roberto Biagini del Coordinamento Nazionale Mare Libero la richiesta da parte della regione di un giusto riconoscimento al valore aziendale dell'impresa, degli investimenti realizzati e alla professionalità degli operatori balneari, in vista delle aste delle concessioni. “Avrebbe (forse) avuto una certa rilevanza politica 12 anni fa ai tempi del recepimento della direttiva Bolkestein nell'ordinamento giuridico italiano”, spiega Biagini (ilCarlino, Corriere).