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Altini: i vaccini funzionano, accelerare terza dose

Mercoledì, 24 Novembre 2021

(Rimini) Nella settimana dal 15 al 21 novembrein merito ai casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo, si sono registrate 2.775 positività (6%) su un totale di 46.516 tamponi.Si registra un aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+960). Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da covid, che ci pone nel livello arancione. In totale sono ricoverati 136 pazienti, di cui 12 in terapia intensiva.
Nella provincia di Rimini, nella settimana di riferimento, sono stati 799 i nuovi positivi al coronavirus, 1.299 in totale le persone contemporaneamente positive. Rilevato un nuovo focolaio in una struttura per anziani, 42 classi in quarantena.
“Anche questa settimana - commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Asl Romagna - i dati confermano una maggior circolazione del virus, che si traduce in un aumento delle nuove positività e dell’occupazione dei posti letto, in particolare nei reparti covid ordinari. In una fase di recrudescenza come quella a cui stiamo assistendo ora, ovunque,  è necessario accelerare sulle terze dosi del vaccino ma anche insistere sulla somministrazione delle prime e seconde dosi perché i vaccini sono il modo migliore per frenare l’epidemia e metterci al riparo dallo sviluppo della malattia nella sua forma più seria”.
Continua il paragone 2020 e 2021, per dimostrare come i vaccini abbiano un effetto positivo sull’andamento dell’epidemia. “A chi avesse ancora dubbi sull’efficacia delle vaccinazioni, dico di osservare con attenzione i dati di oggi rispetto a quelli della stessa settimana dell’anno scorso, quando eravamo per di più in presenza di forti restrizioni. Un anno fa avevamo 3969 nuovi casi rispetto ai 2775 attuali, si contavano una media settimanale di ricoveri pari a 503 contro quella attuale che è di 112 e una media di ricoveri in terapia intensiva pari a 43 a fronte della media attuale che è 6. Non c’è dubbio, la differenza più significativa oggi è riscontrabile nella malattia grave grazie  all’effetto della protezione del vaccino”.
Contano in ogni caso anche le misure di prevenzione individuali: “continuiamo ad osservarle con rigore, siamo in una fase delicata, in cui molto dipende da noi e dai nostri comportamenti. Il ritorno passo dopo passo alla vita di relazione pre-covid nella sua interezza  è direttamente proporzionale alla percentuale di popolazione che aderirà alla campagna vaccinale. Di fronte alla sfida che la realtà ci propone dobbiamo  comportarci come una comunità (l’apporto del singolo al valore per tutti)”.