Elezioni | Morrone: Lamorgese arriva a Rimini fuori tempo massimo

Lunedì, 13 Settembre 2021

(Rimini) “Luciana Lamorgese ha battuto un colpo venendo a Rimini, ma lo ha fatto fuori tempo massimo”. Così il parlamentare della Lega Jacopo Morrone in una nota, commentando la venuta in città del ministro dell’Interno per il Tavolo tenuto in Prefettura dopo il gesto criminale di un richiedente asilo somalo che nei giorni scorsi ha accoltellato cinque persone tra cui un bambino.
“Qualcuno deve aver suggerito al ministro di accorrere dove è avvenuto l’ennesimo episodio criminale ad opera di uno straniero irregolare. Ma questo non aiuta né a rimediare le carenze del ministro, né a mitigare il problema sicurezza che a Rimini è scottante. Lamorgese non può scansare così facilmente le proprie gravi responsabilità, sia dal punto di vista della sicurezza, visto che ha sottovalutato le nostre ripetute richieste di incrementare la presenza di Forze dell’Ordine nelle località della riviera romagnola, sia sul fronte dell’immigrazione irregolare. Ha trovato il tempo per polemizzare con Matteo Salvini, ma non per elaborare politiche serie di contenimento degli arrivi illegali, tantomeno di elaborare verifiche e controlli degli stranieri presenti irregolarmente sul territorio italiano. Che, in questo caso, fosse da escludere la pista terroristica era nei conti, anche se il pericolo di cellule del terrorismo islamico è evidente. Ma non si tratta neppure del gesto sconsiderato di un folle, come Lamorgese e altri vorrebbero far passare per scaricare le proprie responsabilità. Matteo Salvini da ministro dell’Interno ha raggiunto in pochi mesi risultati che Lamorgese ha visto bene di smantellare sulla spinta irresponsabile del PD durante il secondo Governo Conte. Ora il ministro afferma che un gesto simile sarebbe potuto capitare ovunque. Certo, signor ministro, sono già avvenuti in Italia una miriade di episodi analoghi, la cronaca dei media ne è piena, ma forse al ministero dell’Interno ci sono altre priorità. Di qui, la nostra considerazione della sua inadeguatezza al difficile ruolo che sta svolgendo”.