Elezioni, Rimini per Rimini: qualcuno ha ancora a cuore il bene comune?

Martedì, 29 Giugno 2021

(Rimini) L'associazione 'Rimini per Rimini' interviene sulle prossime elezioni amministrative.

Ormai da molti mesi la discussione pubblica riguardo alla prossima scadenza elettorale si limita alla sola ricerca del candidato sindaco e alla demolizione incrociata dei relativi nomi proposti. Non stupisce allora che ci sia "una crisi di vocazioni", come ha titolato un autorevole quotidiano nazionale per indicare la mancanza di donne e uomini disponibili a impegnarsi in prima persona.

In entrambi gli schieramenti peraltro qualsiasi decisione ci dirà semplicemente quali siano gli attuali assetti di potere, con il rischio di aggravare la frattura tra i partiti e la società dei cittadini.

Tuttavia, non è la corsa a trovare dei colpevoli o la facile tentazione di incolpare la ‘politica’ che ci interessa. Le domande invece che sorgono in questo momento interrogano direttamente la responsabilità e l’impegno di ognuno, a livello sia politico che civile.

Se, infatti, tutti i dialoghi, le proposte e gli annunci fatti in entrambi gli schieramenti non hanno prodotto un solo risultato condiviso, occorre domandarsi quanto la società civile abbia ancora a cuore il bene comune e, allo stesso tempo, quanto la politica conservi della propria spinta ideale e della propria credibilità; se sia la società civile a non nutrire più alcuna speranza di un cambiamento (e non in senso elettorale) o se ai partiti interessi solo la ricerca del candidato vincente o della lista civica più funzionale al proprio progetto.

Noi non abbiamo una soluzione o almeno non una soluzione magica e immediata. Quello che ci interessa però è molto chiaro e ci auguriamo possa nascerne una strada condivisa.

1. Che la politica si prenda le proprie responsabilità, tanto di governo quanto di opposizione, soprattutto avendo a cuore di ricostruire un rapporto con i cittadini che non può essere di sudditanza o puramente strumentale; che si assuma il proprio compito di indirizzo, di regolamentazione e di controllo e, intanto, si guardi intorno, scenda nelle strade, entri nei luoghi di lavoro, di socialità, dove si condividono i bisogni e le difficoltà, dove si prova a fare arte e cultura. Come è possibile pensare di governare una città se non partendo dalle risorse disponibili e dai bisogni che vi si trovano?

Se infatti la situazione suggerisce la necessità di una ripartenza rifondativa, allora occorre un coinvolgimento di tutti; un coinvolgimento reale (e realmente desiderato) affinchè la politica – come disse Papa Francesco nel 2017 a Cesena – possa “impastare” il bene comune favorendo l’armonizzazione dei desideri singoli con quelli della comunità. 

2. Che la società civile non venga meno al suo compito di sperare e di costruire un mondo migliore, di cercare nella politica un partner e non un erogatore di favori e benefici, di costruire una relazione con chi amministra perché il proprio impegno, i risultati positivi e anche le difficoltà, siano davvero utili a tutti.

In questo lavoro nessuno è garantito, nessuno è sopra le parti, nessuno può vantare il privilegio di una rappresentanza esclusiva. È solo la vita, adesso, che ‘vince’. E la vita accade e va cercata dove qualcuno ogni giorno ricomincia con passione il proprio lavoro insieme ad altri, dove con il suo fare insegna ai più giovani quanto valgano il loro desiderio e le loro passioni, dove il modo di guardare un malato o un bisognoso rinnova la sua umanità, dove il desiderio di un ragazzo, di un dipendente, di un collega viene rilanciato e non deriso, dove la speranza vince sul cinismo.

E dunque vorremmo invitare ognuno, e per primi noi stessi, a cercare quei luoghi - che siano una officina o una fabbrica, una scuola o anche ‘solo’ una famiglia – nei quali l’umanità, il fascino del vivere e del lavorare, l’impressione stessa della verità siano più evidenti. E a imparare da essi.

Perché la speranza di tutti in fondo dipende dall’esistenza di luoghi e di uomini così, da cui possa fiorire il fare e l’impegno di tutti. E in questa sfida enorme che la storia ci impone, di una ricostruzione del vivere e del lavorare insieme, come già accadde ai nostri nonni e genitori, non possiamo non stimare la diversità e il contributo di ognuno se non come un bene prezioso.

Per questo siamo tutti convocati.

Associazione RxR
Rimini per Rimini è una associazione costituita da liberi cittadini che hanno a cuore il futuro della città. Nelle prossime settimane saranno proposti a tutti anche momenti di riflessione su temi specifici e strumenti attraverso i quali partecipare al dibattito pubblico