Rimini open space, 120 richieste per i tavolini all'aperto

Lunedì, 01 Giugno 2020

(Rimini) Sono oltre 120, e continuano tutt'oggi ad arrivare agli uffici, le domande per l'utilizzo del suolo pubblico aggiuntivo nell'ambito del progetto Rimini Open Space, l'iniziativa promossa dall'Amministrazione Comunale per consentire ai pubblici esercizi di avere più spazio a disposizione per la propria attività. Una risposta massiccia da parte degli operatori, che hanno colto l'opportunità di poter ampliare le proprie superfici esterne, senza dover versare alcun canone aggiuntivo, con l'obiettivo di offrire un servizio in grado di rispettare le misure di prevenzione necessarie in questa fase di convivenza col Covid, a garanzia della salute dei clienti e dei lavoratori. Il weekend appena trascorso è stato un primo banco di prova per molti esercenti che hanno avuto l'opportunità di testare le nuove modalità operative e i nuovi spazi, soprattutto nel centro storico e nella zona mare, che ha vissuto il primo vero fine settimana della stagione.

"Gli operatori si stanno impegnando al massimo delle loro possibilità per ripartire – sottolinea l'assessore alle Attività Economiche Jamil Sadegholvaad - nel rispetto delle regole e della tutela della salute di tutti. L'aver aderito immediatamente alla possibilità contenuta nel progetto Rimini Open Space è l'ennesima dimostrazione di come i commercianti e gli esercenti stiano affrontando questa eccezionale stagione con spirito propositivo, facendo il possibile per adattarsi ad un contesto che nessuno avrebbe mai potuto prevedere e al quale stiamo gradualmente prendendo le misure. E' una fase di rodaggio, sia per coloro che offrono i servizi sia per chi ne usufruisce, in cui è indispensabile la collaborazione di tutti per essere a regime con l'arrivo, speriamo prestissimo, dei turisti".

Il progetto Rimini Open Space prevede che gli operatori di tutta la città – oltre a zona mare e centro storico, anche le zone interne e i quartieri - possano richiedere gratuitamente più metratura per occupazioni suolo pubblico. L'ampliamento massimo, laddove le condizioni oggettive lo consentano, potrà arrivare fino al 50% della somma della superficie interna dell'esercizio e del suolo pubblico esterno precedentemente autorizzato. Per favorire gli operatori si è adottata una procedura snella per la presentazione e per l'elaborazione delle pratiche, che permette ad oggi di rispondere in maniera rapida alle tante richieste. Si ricorda inoltre che per effetto dei provvedimenti governativi, gli esercenti sono esentati fino al 31 ottobre dal pagamento del canone per l'occupazione di suolo pubblico degli spazi necessari a rispettare il distanziamento sociale.