Atersir, i sindaci chiedono al governo 120 milioni

Mercoledì, 29 Aprile 2020

(Rimini) Risorse per "adeguate riduzioni tariffarie"; prestiti coperti dallo Stato; un Fondo regionale Covid-19. Queste le principali richieste a governo e Regione contenute nel Documento d'indirizzo, approvato questa mattina dal Consiglio d'ambito di Atersir, presieduto e coordinato dal presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi. L'emergenza sanitaria, argomentano da Corso d'Augusto, ha reso alcune utenze non domestiche non operative, ma ha inciso anche sulle utenze residenziali in difficolta' economiche e cosi' sui Comuni per "la mancata-difficile riscossione" della Tari. Cosi' il Consiglio d'ambito propone un "riconoscimento da provvedimenti nazionali di tutto, o buona parte, del valore mancante al settore rispetto all'annualita' tipo". Una manovra da circa 120 milioni di euro. Piu' nello specifico la richiesta e' quella di "approvare un Piano economico finanziario del sistema dei rifiuti di tipo emergenziale, in cui gli effetti della riduzione in bolletta per cittadini e imprese sia evidente gia' ora e non tra due anni a conguaglio". Va pero' modificata la norma per cui i Pef Tari 2020 vanno costruiti sulla base dei consuntivi 2018.
Il Consiglio d'ambito condivide inoltre con Anci regionale "la preoccupazione rispetto alle proposte di modifica avanzate da Arera in quanto minano l'autonomia tributaria dei Comuni, oltre ad appoggiarsi su stime di minore entrate sottostimate e quantificate a livello nazionale in soli 400 milioni". Si tratta di una "ingiustificata invasione di campo", che "concretizzerebbe una palese violazione del principio comunitario 'chi inquina paga'". Da qui l'auspicio che ci sia il "pieno rispetto delle norme e che dunque si rimetta alla discrezionalita' del Comune la scelta delle riduzioni ed il finanziamento di queste con proprie risorse, anche derivanti da recupero dell'evasione dei tributi comunali". Sul tema interviene anche il capogruppo in Comune a Rimini di Fratelli d'Italia, Gioenzo Renzi, chiedendo "misure straordinarie per consentire la sopravvivenza e ripresa delle attivita'". e piu' nel dettaglio una "riduzione del 100%" della Tari per il periodo di mancato svolgimento delle attivita' economiche. Dunque Renzi ritiene "improprio, che Hera, richieda il pagamento per un servizio non espletato. Anche il colosso che si occupa della gestione dei rifiuti deve fare i conti con l'attuale situazione di drammatica emergenza sanitaria ed economica che sta interessando le attivita' economiche" (Agenzia Dire).