Crisi coronavirus, Salini alla Cdo: l’Europa alla prova del nove

Giovedì, 09 Aprile 2020

(Rimini) Continuano gli appuntamenti di Compagnia delle Opere Emilia-Romagna, sempre impegnatissima nel tenere la guardia alta in questo momento storico dove lo sconforto e l’isolamento avanzano indisturbati. “Confrontarsi e avere degli appuntamenti, seppur sul web, è fondamentale in questo momento dove sentire una voce amica è di vitale importanza” così Francesco Montanari, coordinatore di Cdo Emilia Romagna, ha aggiunto: “I numeri delle persone che partecipano ai nostri appuntamenti su Zoom è impressionante, così come è impressionante la qualità degli interventi e il valore dei punti di vista e delle testimonianze che amici e associati aggiungono al nostro tavolo di discussione, Cdo è presente e non si tira indietro, insieme riusciremo a condividere queste difficoltà e a uscirne”.
In questi giorni sono tantissimi i politici e gli ospiti che hanno fatto visita agli associati su Zoom, rispondendo ai quesiti degli imprenditori coinvolti. Oltre al presidente Stefano Bonaccini anche l’europarlamentare Massimiliano Salini ha voluto dare il suo apporto al dibattito, restando collegato per quasi due ore: “Lavoro molto in questa modalità alla quale non voglio abituarmi, perché non sopporto la condizione in cui sono. Desidero una forma diversa da quella in cui sto vivendo, la tecnologia è meravigliosa ma preferisco i rapporti veri” così l’europarlamentare di Forza Italia, che ha a lungo parlato dell’Europa che verrà e dei primi passi dell’Italia post virus: “L’Europa è la piazza più rilevante in questa situazione, soprattutto a livello economico. La partita cruciale si gioca qui, tra Francia e Italia. Oltre al tema sanitario, il problema delle famiglie e delle imprese è la liquidità di risorse. L’Europa deve rispondere dimostrando che è pronta a non trattare questa situazione come una colpa di chi è stato maggiormente colpito. Se l’Unione non accetta le richieste d’aiuto morirà anche la Germania, perché il reticolo del mercato interno è talmente stretto in Europa da non permettere questa situazione di avversità tra le parti. Noi non siamo la Grecia, siamo la terza economia del continente e dal punto di vista dal manifatturiero siamo i secondi in classifica. Il governo sta lentamente mettendo in atto normative, ma non fa abbastanza. Ci saranno oneri per i rimborsi che lo stato si programma di consegnare, non ci sono novità per quanto riguarda il coinvolgimento dell’Europa. Questa è la prova del nove per il vecchio continente, se le risposte non saranno determinate, veloci ed esaustive l’Unione Europea rischia di sgretolarsi. Questa è la prova del nove”.
L’incontro, moderato dall’avvocato Luca De Sio di Rimini, si è prolungato su temi di prioritaria rilevanza: il dibattito ha visto la partecipazione di una nutrita componente di imprenditori impegnati nel comparto del turismo, settore che pagherà il prezzo più alto nell’immediato. A porgere le domande sul tema turismo è stato l’imprenditore Christian Lami. Il dibattito è proseguito parlando di trasporti e agricoltura, con la promessa di riprendere la chiacchierata con l’europarlamentare Salini una volta scoperte le carte in tavola dall’Europa e dal Governo.