Chiusi fino al 1 maggio? Venturi attacca Borrelli: le opinioni da bar non aiutano

Sabato, 04 Aprile 2020

(Rimini) “Non è possibile ogni giorno parare uscite che non hanno capo nè coda. Evitiamo le opinioni in libertà da bar sport". È durissimo Sergio Venturi, commissario per l'emergenza coronavirus in Emilia-Romagna, nei confronti dlele dichiarazioni del capo delle Protezione civile Angelo Borrelli (che in ogni cso non cita mai direttamente).
"Le opinioni in libertà non aiutano in una fase così dura e delicata, sentire qualche esponente, anche di rilievo, lasciarsi andare su quando finirà l'emergenza, non è bello. È molto più positivo, di fronte a una domanda di cui non abbiamo ancora una risposta, non rispondere". Il commissario batte i pugni sul tavolo. "Io non accetto sentir dire che l'1 maggio saremo ancora chiusi in casa - afferma - chiunque lo dice, dice una cosa di cui non siamo sicuri: io come cittadino mi sento mortificato. Magari è vero, ma è un'opinione. Se i bar fossero aperti, esprimere un'opinione sarebbe legittimo, come esprimere la previsione su chi vincerà lo scudetto. Ma se viene da un esponente del Governo, le persone lo ascoltano perché c'è stima del Governo. Ma questa stima, per conservarla, bisogna esercitarla nella maniera dovuta". Dunque, attacca Venturi, "smettetela di raccontare che l'1 maggio saremo ancora chiusi in casa e che forse il 18 maggio finirà. Non abbiamo alcun bisogno di preoccuparci di più, soprattutto perché non avete alcune argomento da spendere per fare ancora paura alle persone". Il commissario dell'Emilia-Romagna è un fiume in piena. "Ogni giorno assistiamo a un exploit, durante una trasmissione radio o in conferenza, in cui si dice: usciamo tutti coi bimbi, però l'1 maggio saremo ancora chiusi in casa. Diamoci una linea e confrontiamoci con le Regioni- sbotta Venturi- non è possibile ogni giorno parare uscite che non hanno capo né coda. In una situazione così difficile come quella che stiamo affrontando, in regioni così devastate dall'epidemia, non è possibile dover fare i conti anche col fuoco amico. Non è il momento opportuno e neanche la modalità giusta” (Agenzia Dire).