Santi: buoni spesa non sono integrazione del reddito, servono per chi non ha da mangiare

Martedì, 31 Marzo 2020

(Rimini) “I buoni spesa sono una forma di sostegno alle famiglie più esposte agli effetti economici derivanti dall'emergenza coronavirus”. Lo ha precisato ieri dalla suo profilo Facebook il presidente della provincia Riziero Santi. “Non è una forma sostitutiva o integrativa del reddito, non ha nemmeno lo scopo di sostenere economicamente la famiglia, non è nemmeno una sorta di reddito di cittadinanza o di reddito di emergenza, che saranno eventualmente oggetto di altri provvedimenti da parte del governo”, ha detto. “E’ una opportunità che è stata data ai comuni per poter garantire due pasti al giorno a chi non ne ha per causa emergenza covid-19”.

La ripartizione dei fondi comune per comune: Bellaria-Igea Marina: 131.205,79; Casteldelci: 3.169,44; Cattolica: 101.758,38; Coriano: 72.379,08; Gemmano: 9.196,08; Maiolo: 5.917,08; Misano Adriatico: 88.718,64; Mondaino: 9.200,77; Montefiore Conca: 15.524,19; Montegridolfo: 6.407,55; Montescudo-Monte Colombo: 52.680,93; Morciano di Romagna: 48.311,20; Novafeltria: 46.088,93; Pennabilli: 19.534,63; Poggio Torriana: 35.562,26; Riccione: 203.299,74; Rimini: 866.501,25; Saludecio: 23.013,35; San Clemente: 38.844,49; San Giovanni in Marignano: 55.881,86; San Leo: 21.988,40; Sant'Agata Feltria: 13.043,78; Santarcangelo di Romagna: 136.393,99; Talamello: 7.238,67; Verucchio: 66.362,70.