Euromarket, dagli scaffali vuoti alle donazioni per la mensa dei poveri

Sabato, 29 Febbraio 2020

Gli scaffali completamente svuotati non fanno piacere nemmeno ai gestori dei supermercati. “E’ una situazione che crea ansia, imbarazzo, disagio. Provoca anche qualche sacrificio ai dipendenti costretti a fare straordinari”. Stefano Zannoni, amministratore di Euromarket, società che gestisce quattro punti vendita Conad nel centro storico e a Marina, ha raccontato in una conferenza stampa l’impatto che ha avuto sulle sue strutture la psicosi da Coronavirus. Ed ha anche annunciato che restituirà in beneficienza parte dei maggior introiti realizzati fra domenica pomeriggio e lunedì scorsi.

“Sappiamo per esperienza – spiega Zannoni – che qualsiasi evento straordinario ha un impatto sul comportamento dei consumatori. Ci aspettavamo qualche fenomeno di accaparramento. Ma non immaginavamo di trovarci di fronte a un vero e proprio saccheggio”. Nei punti vendita gestiti da Euromarket (mercato coperto, via Serpieri, via Coletti e via Cappellini) la corsa agli acquisti compulsivi è cominciata già nel pomeriggio di domenica, non appena si è diffusa la notizia che nella settimana seguente le scuole sarebbero rimaste chiuse e i Tg nazionali hanno mostrato le immagini dei supermercati della Lombardia completamente vuoti. Ma il boom si è verificato lunedì. I cassieri, stupiti, si trovavano a battere scontrini che arrivavano al centinaio di euro. Mai visti prima. Nel tardo pomeriggio di lunedì gli scaffali erano vuoti. Ad andare forte erano le farine e tutti i farinacei, la pasta di ogni tipo, fagioli, tonno, scatolame in genere. Un po’ meno l’acqua perché in centro storico non si arriva facilmente con l’auto e le “casse”sono difficilmente trasportabili a piedi, in bicicletta o con lo scooter. “In un giorno – racconta Zannoni – abbiamo superato l’incasso della vigilia di Natale, che è storicamente il giorno con i massimi ricavi. I nostri clienti del lunedì sono aumentati del 30 per cento, passando da 5.000 a 6.500. Il valore dello scontrino medio è aumentato del 60 per cento”.

I clienti a quanto pare non giustificavano il perché di quegli acquisti insolitamente numerosi. Qualcun mostrava un po’ di imbarazzo. Chi arrivava a scaffali già vuoti chiedeva allarmato “Perché non c’è la pasta?”. Che certamente non è un bel segnale per un negozio che per vocazione ha quella di vendere generi alimentari. Qualcuno temeva di non trovare aperto nei giorni seguenti. Il telefono squillava e i clienti chiedevano: “Siete aperti?” oppure “Domani siete chiusi?”. Fra le tante fake news circolate c’era anche quella della chiusura dei negozi.

Il continuo tintinnio dei registratori di cassa comunque non rallegrava più di tanto Zannoni e i suoi collaboratori. “Non è bello – spiega – restare senza merce. Crea anzi molti problemi. Fortunatamente il nostro centro di distribuzione si è subito attivato per rifornirci. Martedì e mercoledì c’è stato un flusso minore, anche il mercato ambulante era più vuoto. Siamo tornati con i punti vendita di nuovo pieni di merce solo giovedì”.

Euromarket ha deciso di “restituire” alla comunità e in particolare a chi ha più bisogno. “Avevamo tempo fa un rapporto con i frati della mensa di Santo Spirito. Abbiamo deciso di riattivarlo e di donare a loro, in materie prime, una quota del maggiore incasso. Saranno i frati a dirci di cosa hanno più bisogno”.

La società, che quotidianamente è al servizio delle donne che fanno la spesa, ha inoltre deciso di lanciare un singolare concorso per sottolineare il valore dell’accoglienza e della disponibilità nei confronti dell’universo femminile. Attraverso una speciale pagina Facebook saranno raccolte le segnalazioni di gesti di gentilezza e cortesia di uomini verso le donne. I primi cinque, scelti da una qualificata giuria, saranno premiati con buoni spesa.

Ed infine Zannoni annuncia che la sua società si impegnerà al massimo perché il mercato coperto venga reso più adeguato – dal punto di vista strutturale e come offerta commerciale - alle esigenze moderne. “Ci sono progetti in corso di esame da parte dell’amministrazione comunale, noi faremo fino in fondo la nostra parte perché Rimini abbia un mercato coperto moderno”, assicura Zannoni.