Operazione Galateo: maxi frode internazionale da 13 milioni

Mercoledì, 29 Gennaio 2020

(Rimini) La guardia di finanza di Rimini su indicazione della procura ha eseguito questa mattina un sequestro pari a 7 milioni di euro nei confronti di un indagato nell’ambito dell’operazione ‘Galateo’. Di fatto è stato esteso il decreto che nel dicembre deò 2018 aveva portato al sequestro di beni per 6 milioni nei confronti dello stesso indagato. “Le nuove indagini sono scaturite, nel dicembre 2018, allorché il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Rimini, dopo aver fatto luce su una sofisticata frode fiscale internazionale nel settore del commercio all’ingrosso di apparati elettronici ed elettrodomestici, accertando l’emissione di fatture false per oltre 108 milioni di euro, aveva dato esecuzione, nelle province di Rimini, Forlì, Ravenna e Brindisi ed all’estero, tramite rogatoria internazionale – ad un provvedimento emesso dal Gip presso il Tribunale di Rimini che aveva disposto il sequestro di beni e disponibilità finanziarie fino all’ammontare dell’Iva evasa, stimata in 13,5 milioni di euro”, spiegano le fiamme gialle. “In quell’occasione, le operazioni di sequestro avevano consentito di reperire e sottoporre a sequestro beni e disponibilità finanziarie per “soli” 6 milioni di euro e pertanto i finanzieri hanno avviato nuove investigazioni finalizzate ad individuare ulteriori beni da sottoporre a sequestro al fine di soddisfare integralmente il decreto del Gip di Rimini e quindi l’intera pretesa erariale”.
Le indagini “si sono subito focalizzate sul principale indagato, il quale, pur risultando nulla-tenente per il Fisco, aveva continuato a ostentare, anche dopo il sequestro, un elevatissimo tenore di vita di gran lunga superiore alle proprie possibilità, potendosi permettere autovetture di grossa cilindrata e svariati viaggi di lusso in prestigiose località turistiche internazionali. Gli accertamenti, inoltre, hanno consentito di dimostrare che l’indagato aveva la diretta disponibilità – per il tramite di una società immobiliare a sua volta “schermata” da compagini estere (con sedi a Dubai e Hong Kong) – di un importante patrimonio immobiliare, costituito da due ville di lusso (di oltre 26 vani e 900 mq) e ulteriori 5 immobili per complessivi 500 mq (accatastati quali depositi e garage), per un valore stimato di oltre 7 milioni di euro”.

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