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Bilancio Rimini holding: 7,7 mln di utile

Martedì, 10 Dicembre 2019

(Rimini) Dopo il parere favorevole espresso nella giornata di ieri dalla V Commissione consiliare permanente, in seduta comune con la III Commissione, sulla parte Investimenti del Bilancio di previsione 2020 – 2022, questa mattina è stata la parte Corrente ad essere sottoposta all'esame e alla discussione dei consiglieri, registrando al termine il parere favorevole di 18 consiglieri, l'astensione di 5 e il voto contrario di 6.
E' stato l'assessore alle Politiche finanziarie del Comune di Rimini Gian Luca Brasini, coadiuvato dal direttore della Ragioneria generale William Casanova, a illustrare i punti chiave su cui verte la Nota di aggiornamento del documento unico di programmazione (Dup) e il Bilancio di previsione 2020 – 2022. Un bilancio di previsione fortemente orientato verso le famiglie con una serie organica di misure contenute in una misura specifica chiamata 'Futuro Rimini' con un insieme di risorse per un importo complessivo di 7,2 milioni di euro.
Accanto a questa attenzione, dall'esame della manovra finanziaria del Comune di Rimini si evidenziano tre assi principali.

Il primo: nessun incremento di tasse, tributi e tariffe. Confermata l'esenzione dall'addizionale Irpef per i redditi fino a 15.000 euro lordi per un totale di quasi 56 mila riminesi che non pagheranno un euro (oltre la metà dei contribuenti). Rimangono invariate le aliquote Imu sugli immobili e, nonostante la previsione dell'unificazione Imu-Tasi contenuta nella Legge di Bilancio 2020, sono anche confermate tutte le agevolazioni tributarie Imu, Tari, Imposta di soggiorno, Icp, nonché la disapplicazione dell' ISCOP su alcuna categoria.

Il secondo: il debito cala.  Il bilancio guarda al futuro per alleggerire il peso del debito sulle nuove generazioni: il debito del Comune infatti continua a scendere e passa 141,352 milioni del 2011 ai 73,1 milioni previsti entro la fine del 2020, confermando di fatto un dimezzamento del debito residuo. Significa che il debito pro capite nel 2020 sarà di 485,42 euro contro i 977,85 euro del 2011.

Il terzo asse: meno evasione e più risorse per le priorità del mandato. L'ampia azione di contrasto all'evasione negli ultimi anni ha consentito la ripresa di 26 milioni di euro di Tari non corrisposta e oltre 43 milioni di IMU. Questo è il frutto di una serie di interventi che hanno mixato le procedure di tax compliance per chi vuole regolarizzarsi, alla tolleranza zero verso i recidivi e le situazioni più gravi.  Si pensi solo all'impulso dato dal Comune di Rimini sul fronte del recupero dell'evasione Tari, Imu, Imposta di soggiorno che lo ha visto, nel 2019, vincitore del Premio Innovazione SMAU e principale promotore del Regolamento per la sospensione/revoca delle licenze in caso d'irregolarità tributaria (art. 15 ter Decreto Crescita), nonché, da ultimo, dell'approvazione nel Decreto Fiscale, dell'art. 38 che sancisce l'imponibilità delle piattaforme marine all'imposta immobiliare. A lato delle azioni di recupero ordinarie, continueranno ad affiancarsi l'attivazione di processi per incrementare il recupero evasione, attraverso le compensazioni, il diniego dell'autorizzazione all'occupazione del suolo pubblico e la revoca delle agevolazioni tariffarie per chi non è in regola col pagamento dei tributi, l'implementazione delle banche dati e le attività congiunte con Guardia di Finanza, AUSL ed Ispettorato provinciale del Lavoro. Tutto ciò sta favorendo anche il significativo miglioramento del pagamento dei tributi alle scadenze (capacità di riscossione del 92,33% per l'Imu e dell'88,46% per la Tari). Si intende quindi proseguire anche nel 2020 in questa direzione, concentrandosi, in particolare, sull'ulteriore ampliamento dello strumento delle rateizzazioni, sulla proposta di alcune modifiche regolamentari a favore delle categorie più deboli e sull'incentivazione allo scambio dei dati.
 
Dopo l'esame, e la discussione che si è conclusa con parere favorevole dei commissari, i lavori della V Commissione sono passati all'esame degli ulteriori punti all'ordine del giorno ed in particolare su Rimini Holding.
Con la prima proposta deliberativa si approva il bilancio previsionale 2020-2022 di Rimini Holding s.p.a. che, come ormai di consueto, presenta risultati economici previsionali  positivi (utili) di circa 2,7 milioni di euro nel 2020 e di circa 2,4 milioni di euro in ciascuno degli anni 2021 e 2022, con previsione di distribuzione di risorse al Comune per 4,6 milioni di euro nel 2020 e 1,5 milioni di euro in ciascuno degli anni 2021 e 2022. Un percorso positivo a cui si associa il dato di un debito della holding del Comune di Rimini ormai quasi azzerato a 1.157.000 euro, praticamente estinto come quello del Comune di Rimini, e un utile complessivo di 7.757.232 euro.

Con la seconda proposta deliberativa si approva, come di consueto, il "Piano di razionalizzazione periodica 2019" delle partecipate detenute dal Comune, piano che sostanzialmente conferma tutte le operazioni già previste nei precedenti analoghi documenti e in parte già avviate ad oggi.
Entrambi i punti all'ordine del giorno relativi a Rimini Holding hanno registrato il parere favorevole di 15 consiglieri e quello contrario di 9.