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Don Benzi beato, domani in Cattedrale a Rimini la chiusura del processo diocesano

Venerdì, 22 Novembre 2019

(Rimini) Dopo cinque anni di lavoro, la prima fase del processo per la beatificazione di don Oreste Benzi, quella diocesana, si conclude con la sessione di chiusura, pubblica, in Basilica Cattedrale a Rimini, sabato 23 novembre alle ore 16.
Tutti i componenti del tribunale presteranno nuovamente giuramento.
Saranno sigillati gli scatoloni contenenti i documenti, che verranno poi spediti alla Congregazione delle cause dei santi della Santa Sede.
Don Giuseppe Tognacci è il Giudice delegato del Tribunale ecclesiastico nel processo di beatificazione. Il Tribunale Ecclesiastico Diocesano è costituito, oltre al Giudice delegato, dal Promotore di Giustizia don Luigi Ricci, già Vicario generale della Diocesi di Rimini; Notaio Alfio Rossi; Notaio aggiunto Paola Bonadonna.La Sessione di chiusura dell’Inchiesta sulla Vita, virtù e fama di don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, sarà la 151esima.
Sono stati ascoltati oltre 130 testimoni, e ciascuno “interrogato” con domande relative a don Oreste.Don Oreste, da quando si è aperta questa ‘avventura santa’, ha il titolo di Servo di Dio.

In oltre 60 anni di vita sacerdotale, don Oreste Benzi si è speso in ogni fatto di emarginazione.
Settimo di nove figli, don Benzi è stato un’instancabile annunciatore di “un incontro simpatico con Cristo”, obiettivo che perseguiva già dagli anni Cinquanta dando vita ad un originale movimento educativo per i preadolescenti.
Mentre nel mondo scoppia la contestazione, nel 1968 con un gruppo di giovani e alcuni sacerdoti, costituisce il nucleo originario dell’Associazione Papa Giovanni XXIII. Lo specifico carisma votato alla missione e alla condivisione viene “speso” dapprima con le persone con handicap, e in seguito con i bambini senza famiglia e le prostitute, i barboni e i nomadi, i malati di mente e i tossicodipendenti.
Decurtando don Oreste della sua dimensione mistica, ci troveremmo di fronte ad un don irriconoscibile. – ha sottolineato mons. Francesco Lambiasi – Combatteva l’orizzontalismo, la riduzione del cristianesimo a filantropia, a un semplice volersi bene: simpatia, affetto umano. «Siate santi!» è stato il suo ultimo messaggio”.
Testimone, maestro ed educatore. Oltre al contributo senza risparmio alla Chiesa “assediata da tutte le parti”, don Oreste è stato autore di una sterminata produzione saggistica, oltre ad una lunga attività di conferenziere e collaborazioni con decine di testate giornalistiche.
“Quando don Oreste Benzi, umile parroco della parrocchia ‘La Resurrezione’ nella periferia di Rimini, è salito al Padre dando l’ultimo respiro su questa terra, - ha dichiarato Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII - non ha lasciato in eredità denari alla sua gente ma una vita da spendere con i poveri. Ha lasciato la sua tonaca lisa, espressione che per vivere il Vangelo bisogna consumarsi, donarsi fino all'ultimo, ma nella gioia, vivendo un incontro simpatico con Cristo”.

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