Aeroporto: 2019, mercati in crescita tranne Albania e Regno Unito

Lunedì, 07 Ottobre 2019

(Rimini) Settembre è un altro mese con segno positivo per l'aeroporto Fellini. Il volume passeggeri complessivo, infatti, supera i sessantamila, con un delta positivo rispetto al 2018 di circa il 17%. I primi cinque mercati del mese sono Federazione Russa con il 49 per cento del portafoglio complessivo e con oltre 29 mila passeggeri (in crescita dell’11per cento), l'Ucraina con 6.417 passeggeri (cresce dell’89 per cento), Polonia con 3.375 passeggeri (più 27 per cento), Ungheria con 3.310 passeggeri (nuovo mercato) e Regno Unito con 2.835 passeggeri (in crescita del 2,6 per cento).
I primi cinque mercati da inizio anno invece sono Federazione Russa che occupano il 53 per cento del portafoglio, con circa 175 mila passeggeri (cresce del 14,5 per cento), Polonia che con 37.311 passeggeri è quello che cresce di più, ovvero del 104,7 per cento, l'Ucraina con circa 25 mila passeggeri (in crescita del 50,1 per cento), Albania con circa 22 mila passeggeri (in flessione del 5,2%), Regno Unito con 17.574 passeggeri, flessione dello 0,5 per cento.

 

Il traffico proveniente dall'area extra Schengen è il 74 per cento del volume complessivo mentre quello proveniente dall'area Schengen è pari al 26 per cento. Da inizio anno i passeggeri complessivi (aviazione commerciale e generale) sono 332.744, con un delta positivo rispetto al 2018 di circa il 23 per cento. 
La crescita costante dei passeggeri dall'inizio della gestione Airiminum 2014, partita con l'aggiudicazione della gara Enac dopo il fallimento di Aeradria e la successiva chiusura dello scalo, si evince dal traffico mensile. Soprattutto nei mesi tra maggio e settembre si registra una crescita costante di anno in anno con un'impennata nell'estate del 2019 in cui il tetto dei 60 mila passeggeri è stato superato in tutti i quattro mesi da giugno a settembre. Più precisamente, in tale periodo 251.843 passeggeri hanno transitato presso l'aeroporto di Rimini registrando un più 29 per cento rispetto allo stesso periodo del 2018.

Dalle statistiche di agosto di Assaeroporti emerge come l'aeroporto di Rimini sia risultato il 23esimo aeroporto italiano per volume passeggeri (da inizio anno il 27esimo) e il terzo nella classifica dei piccoli aeroporti (quelli con un traffico inferiore ai 2 milioni di passeggeri), passa da 24esimo a 22esimo aeroporto italiano per volume passeggeri stranieri, mantiene la dedima posizione per volume di passeggeri extra Schengen.
"Con settembre si chiude un periodo di 4 mesi estivi da +29% con più di 250 mila passeggeri - commenta soddisfatta Laura Fincato Presidente di AIRiminum 2014 - che oltre ad inorgoglirci per i risultati raggiunti dimostra nella sua massima chiarezza, proprio nella settimana del TTG, il contributo strategico dell'aeroporto all'economia della Riviera e soprattutto al suo turismo internazionale. In tal senso, il valore dei 25 voli russi settimanali (soprattutto i 4 di Pobeda da Mosca, i 4 di Rossiya da San Pietroburgo e gli 8 di Ural riportati a Rimini da Bologna) e di quelli di Lufthansa si rende ancora più palese se analizzando i dati di questa estate difficile per il turismo straniero romagnolo si nota che invece Rimini vede crescere gli arrivi e i pernottamenti stranieri grazie soprattutto ai russi (+6%) e ai tedeschi (+0,1%), oltre che per polacchi, ucraini e inglesi. Tali risultati, che a fine anno saranno ancora più evidenti, ci motivano ulteriormente a perseguire la strada intrapresa forti anche del supporto ottenuto per lo sviluppo dell'aeroporto dal Presidente Bonaccini, dagli assessori Donini e Corsini, oltre che dall'APT, a cui vorrei esprimere i miei più sentiti ringraziamenti anche per il loro apprezzamento più volte espresso pubblicamente verso il nostro operato".
"I dati di quest'estate - dichiara Leonardo Corbucci AD di AIRiminum 2014 - dimostrano che ormai l'aeroporto ricomincia a rappresentare un importante volano economico del territorio. Ipotizzando di superare i 380 mila passeggeri nel 2019, ci stiamo avvicinando sempre più rapidamente alla media storica dei passeggeri dell'aeroporto di Rimini (nel periodo 2000-2014 la media annua è stata appunto di circa 430 mila passeggeri) e questo finora senza alcun debito e contributo pubblico. Il nostro traffico è per circa l'85% "turismo incoming"; 100% con "destinazioni internazionali" (nell'anno dei 920 mila passeggeri circa 360 mila erano traffico domestico); in prevalenza "extra Schengen" che "si ferma nel territorio" con un "periodo di permanenza mediamente lungo"; che arriva nella maggior parte con "voli di linea" che hanno incrementato notevolmente il "turismo individuale": un traffico insomma in grado di generare un importante indotto economico per il territorio e rilevanti volumi di tasse di soggiorno per le amministrazioni. Tra i piccoli aeroporti siamo i secondi per volume di traffico internazionale e nettamente i primi per traffico extra Schengen (quello più pregiato a livello turistico e maggiormente ambito dagli aeroporti e dai territori di riferimento) collocandoci al 10° posto della classifica nazionale subito dopo aeroporti importanti come Catania e Pisa e precedendo aeroporti altrettanto importanti come Bari, Brindisi, Treviso, Genova, Lamezia Terme, Roma Ciampino, Torino, Palermo e Cagliari. Possiamo affermare dati alla mano e proprio nella settimana del TTG che l'aeroporto di Rimini va considerato per il turismo una piccola eccellenza del territorio da preservare e su cui investire tutti insieme".