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30 agosto

Venerdì, 30 Agosto 2019

Albergatore in manette | Chi vuole il Cocco | 5S e Pd sulle regionali

“Scontri al vertice? Balle”. Il presidente della fiera, Lorenzo Cagnoni, che ha assunto le deleghe lasciate dal dimissionario ex ad, Ugo Ravanelli, spiega che si vuole al più presto trovare un nuovo amministratore delegato (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini) e smentisce le voci circolate nelle ultime ore . “Non c’erano e non ci sono altri motivi, dietro la scelta dell’amministratore delegato, se non quelli da lui annunciati. E sono certo che Ravanelli non potrà dire una cosa diversa”, spiega (ilCarlino).

Denunciati in procura. Sono 14 gli albergatori additati dal comune di Rimini per non aver versato la tassa di soggiorno del 2018. Palazzo Garampi, in quanto pubblico ufficiale, li ha segnalati ai magistrati e anche alle fiamme gialle. I 14 risultano non in regola anche con altri tributi locali (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).

Albergatore arrestato. L’uomo, un 57enne gestore di un hotel a Miramare, è stato denunciato da un 14enne di cui avrebbe abusato una notte in cui il ragazzino si era addormentato sul dondolo nella veranda dell’albergo. L’uomo nega ogni addebito (ilCarlino, Corriere).

“Il problema sono le strutture datate”. L’assessore per il turismo di Riccione, Stefano Caldari, spiega che i last minute denunciati dall’associazione albergatori (38 euro al giorno per soggiorno e servizio spiaggia in occasione del week end del Motogp) sono messi sul mercato da gestori di hotel datati, da ristrutturare, pari al 20 per cento di quelli presenti in città (ilCarlino).

“Potremo costruire qualcosa di importante anche per la città”. Il proprietario del Cocoricò, Lorenzo Spadini, conferma le trattative in corso con “gruppi del settore che operano a livello nazionale e internazionale”. L’obiettivo di Spadini è vendere, quello dei possibili acquirenti è aprire un grande albergo (Corriere).

“L’accordo non implica traduzioni a livello locale”. Stefano Bonaccini tende la mano ai 5Stelle in vista delle elezioni regionali, il movimento però non ricambia. “Quello di cui si sta discutendo oggi è un patto, a livello nazionale, per dare all’Italia un nuovo governo in una situazione di grave emergenza. Un accordo che non implica necessariamente traduzioni a livello locale, anche se nel Pd qualcuno pare abbia capito il contrario”, spiega il capogruppo regionale Andrea Bertani (Corriere).