Monopattini elettrici, ok a Rimini. Qui tutte le regole

Giovedì, 01 Agosto 2019

(Rimini) Il Comune di Rimini dà il via alla sperimentazione della micromobilità elettrica. Nella seduta del 31 luglio 2019 la Giunta comunale ha infatti approvato le disposizioni necessarie a far sì che questo nuova modalità di mobilità sostenibile possa partire sul territorio comunale, focalizzandosi in questa fase iniziale sui monopattini elettrici. La delibera approvata consente infatti da oggi, l'avvio della sperimentazione all'utilizzo di tali mezzi, sia da parte di singoli utilizzatori proprietari dei mezzi che di mezzi a noleggio, di circolare sulla rete di percorsi individuati nel provvedimento nel rispetto delle norme e regole comportamentali definire dalla stessa delibera. 
Per l'avvio dei servizi in modalità sharing mobility bisognerà attendere qualche giorno perché si perfezioni la procedura di selezione avviata dall'Amministrazione.
 
Sarà', infatti, con una disposizione dirigenziale che il Comune di Rimini già nella prossima settimana autorizzerà il servizio di sperimentale di noleggio monopattini elettrici in sistema di free floating (cioè a flusso libero) sul territorio comunale alle ditte selezionate tra quelle che hanno manifestato la propria disponibilità aderendo all'indagine di mercato per l'individuazione dei soggetti interessati alla gestione del nuovo servizio nelle scorse settimane

"Rimini – è il commento di Roberta Frisoni, assessore alla mobilità del Comune di Rimini - comincia ufficialmente a sperimentare la micromobilita elettrica. Da oggi è possibile circolare con i monopattini elettrici su una rete di percorsi ciclabili, zone 30 e aree pedonali individuate per consentire a cittadini e turisti di provare nuovi servizi e forme di mobilità alternativa. Non è un passaggio come gli altri: si tratta di una sperimentazione che, se veicolerà risultati positivi per la comunità e l'ambiente, potrà essere assorbita nele politiche strutturali legate alla mobilità cittadina. Più nel dettaglio, i percorsi sono stati individuati sulla base delle prescrizioni del Decreto Ministeriale che ne consentono la circolazione su zone 30 e piste ciclabili. Abbiamo prestato particolare attenzione al tema della sicurezza delle persone e degli utenti, ponendo limiti di velocità rigorosi, anche anticipando provvedimenti che stanno apportando le capitali europee che già da tempo hanno attivato questi servizi.  Rimini è certamente una città che ha nel suo dna l'innovazione: questa sperimentazione getta un seme per disegnare la mobilità del futuro, sempre più varia, sostenibile, disponibile, diversificando per andare oltre il dominio assoluto dell'auto. Oltre ai servizi servono evidentemente anche le infrastrutture per accompagnare il cambiamento, ed è per questo che i nuovi lungomari, all'interno del Parco del Mare, sono stati già progettati per accogliere tutte le forme nuove di mobilità sostenibile, dai pedoni, ai monopattini, alle biciclette, agli skate, ai roller. Oggi dunque siamo solo l'inizio"

Le caratteristiche della sperimentazione  

L'atto di Giunta individua le condizioni e le procedure per l'autorizzazione alla circolazione sperimentale, tra le quali l'installazione, già in corso da parte dell'Amministrazione, di specifica segnaletica delle aree di circolazione, e gli obblighi in capo agli utilizzatori e ai gestori del servizio. L'Amministrazione, nella prospettiva di agire per step incrementali, si è concentrata in questa prima fase sulla disciplina della sperimentazione relativamente ai monopattini elettrici con focus principale sulla fascia turistica e riservandosi di adottare successivi provvedimenti volti ad ampliare, rivedere le aree e modalità di sperimentazione, anche in merito alla tipologia di dispositivi per la micromobilita'.
Ai sensi della Delibera, sul territorio del Comune di Rimini la circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica è consentita esclusivamente in ambito urbano e in particolare sulla pista ciclabile del lungomare sud da Miramare (lungomare Spadazzi) fino l'incrocio con Via Faenza; sulla pista ciclabile del lungomare sud dall'incrocio con Via Siracusa fino Piazzale Boscovich; sulla pista ciclabile lungo via destra del porto fino al Ponte dei Mille; sulla pista ciclabile di via Principe Amedeo da Piazzale Fellini al sottopasso; sul percorso ciclopedonale di Piazzale  Cesari Battisti dal sottopasso alla Stazione ferroviaria; nei percorsi ciclopedonali dei parchi Renzi, Maria Callas, Cervi, Olga Bondi, Fabbri, Poderi della Ghirlandetta, XXV Aprile; nelle "zone 30" da Via Cristoforo Colombo al lungomare Claudio Tintori; sulla pista ciclabile del lungomare nord a Viserbella.
In tutte queste zone la velocità non dovrà essere superiore a 15km/h, mentre nelle aree pedonali e nelle vie del centro storico e di Piazzale Fellini non potrà superare i a 6km/h, ovvero in Via Marecchia, da via dei Mille a Ponte di Tiberio; sul Ponte di Tiberio; su Corso D'Augusto da Ponte di Tiberio a Via Verdi; in Via Verdi fino Piazza Malatesta; in Via Garibaldi, da Porta Montanara a Via Bertola; su Corso d'Augusto,  da Arco d'Augusto a Via Bertola; in Via IV Novembre e Via Dante, da Via Alberti a Stazione Ferroviaria; in Via Galeria e Via Castelfidardo, da Via Bastioni Orientali a Via IV Novembre.

Il sistema che l'Amministrazione comunale intende avviare è quello di una gestione di un sistema di monopattini elettrici dotati di interfaccia di bordo con il sistema di gestione digitale e funzionanti anche in assenza di postazioni fisse per la custodia o il ricovero dei monopattini; caratterizzato dal posizionamento in aree pubbliche, non necessariamente predefinite ma non espressamente vietate da specifiche disposizioni del Comune, fissando i criteri per garantire il decoro urbano, da rispettare per l'esercizio di tale attività nella fase sperimentale al fine di verificarne l'appetibilità da parte dell'utenza, le ricadute sulla città e avere elementi conoscitivi che possano consentire di effettuare delle valutazioni sul funzionamento e regolamentazione del servizio stesso.
Un sistema di tipo aperto, dunque, senza dotazione di attrezzature per la custodia o simili ed altri sistemi di postazioni fisse, che preveda la possibilità di attivare un servizio a pagamento con tariffazione a tempo, attraverso l'utilizzo di strumenti digitali, funzionanti sulle principali piattaforme digitali e sistemi operativi per smartphone, device digitali, computers inclusi.
Con l'atto dirigenziale in corso di definizione, alla conclusione dell'indagine di mercato già realizzata per selezionare gli operatori economici interessati alla gestione del servizio e stilata apposita graduatoria dei soggetti idonei, sarà possibile stipulare l'apposita convenzione che disciplina l'esercizio, cosicché solo i soggetti individuati e fino alla concorrenza del numero massimo di monopattini stabiliti dalla delibera di Giunta (1000) che l'Amministrazione ritiene introducibili sul territorio, potranno poi presentare apposita SCIA al SUAP per la gestione sperimentale del servizio.

In relazione alle aree identificate è infatti fissato in 1000 il numero massimo di monopattini elettrici da introdurre sul territorio. Il sistema fornirà il monitoraggio costante dei flussi in essere e fornirà informazioni in tempo reale agli utenti.
I monopattini non saranno posizionati in maniera da costituire intralcio alla circolazione stradale e alla mobilità in generale e per questo già nei giorni scorsi è stata installata la segnaletica necessaria lungo i percorsi nei quali è consentita la circolazione.

Le caratteristiche dei mezzi e la modalità di utilizzo da parte degli utenti devono attenersi a quanto prescritto dalla legge e in particolare gli utenti dovranno attenersi al rispetto delle velocità stabilite in ciascuna area di transito; a posizionare i monopattini accompagnandoli a mano, in prossimità delle rastrelliere per le biciclette e degli stalli riservati ai ciclomotori e motocicli, nelle aree subito fuori dai parchi a patto che non rechino intralcio alla normale circolazione; a non parcheggiare i monopattini nei parchi, sulle piste ciclabili e lungo il marciapiede lato mare del lungomare. Nel caso in cui i monopattini non siano correttamente posizionati nella fase di sosta saranno rimossi come previsto dal Codice della Strada e verrà elevata la relativa sanzione nei confronti dell'utente, ma soprattutto non potranno circolare fuori dai centri abitati o in aree non autorizzate.
Il gestore del servizio sarà chiamato a rispettare tutto quanto definito nel decreto ministeriale che ha autorizzato la sperimentazione della circolazione su strada dei dispositivi per la micro mobilità elettrica, con particolare attenzione al rispetto delle tariffe proposte, che non potranno essere modificate nel corso del periodo di gestione; a garantire un servizio di pronto intervento e controllo dei monopattini posti in servizio; a garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria dei monopattini; a predisporre un sistema di notifica all'utente del mancato rispetto delle norme, fino a escluderlo dal servizio in caso di ripetute inadempienze; a fornire agli utilizzatori i necessari dispositivi da indossare da dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere come prescritto dal decreto ministeriale; a collaborare per l'avvio e la gestione di campagne promozionali organizzate dal Comune che promuovano la mobilità sostenibile ed elettrica; a informare gli utenti circa le regole di utilizzo fra le quali quelle relative alla sicurezza stradale, velocità e modalità consentite di sosta; a presentare adeguata polizza stipulata con primaria Compagnia di Assicurazione per la responsabilità civile, inclusa la copertura dei danni alle strutture e dei danni subiti dagli utilizzatori del servizio.