Anche Riccione avrà il suo Bosco Verticale

Lunedì, 29 Luglio 2019

Anche Riccione avrà il suo Bosco Verticale. A disegnarlo è sempre lo Studio Boeri di Milano che ne ha fatto la cifra distintiva della propria progettazione. È anche il primo progetto, delle famose manifestazioni id interesse che dovranno cambiare il volto di Riccione, per cui c'è già un accordo operativo- Se i tempi della burocrazia lo consentiranno nei primi mesi del 2020 arriverà anche il permesso di costruire.

L'area interessata all'intervento è quella dell'ex Delfinario, sul lungomare. Dove adesso c'è una pista di go-kart sorgerà un edificio di nove piani che sarà un condohotel, il 60 per cento destinato alla ricettività, il 40 per cento a residenziale. Ogni piano sarà anche una parte del bosco che in inverno farà passare la luce solare e in estate fornirà ombre all'edificioo, andando così ridurre i costi di climatizzazione dell’edificio e abbassando le temperature estive fino a 2-3 gradi.

Il progetto prevede anche la ristrutturazione dell'adiacente Villa Ernesta, che diventerà il centro benessere il condhotel, e la valorizzazione del giardino, dove troveranno posto le piscine della Spa. Il giardino – spiegano gli architetti - si inserisce in un sistema di continuità del verde che abbraccia tutto il progetto a partire dall’orizzontalità del parco della villa e che prosegue trasformandosi in un nuovo ecosistema verticale integrato all’architettura delle facciate del nuovo edificio. Esse ospiteranno una massa vegetale consistente sia di tipo arbustivo che arboreo.

Il sindaco di Riccione Renata Tosi parla di “un chiaro percorso virtuoso per la città di Riccione”. I punti si cui poggiano le manifestazioni di interesse sono: valorizzare zone di pregio della città, quale è il caso dell’area ex delfinario affacciata direttamente sul lungomare, dando al contempo tempi certi al privato. Grazie ad un lavoro di squadra, che vede impegnate più competenze in amministrazione, diamo ai privati l’opportunità di innescare nuove energie per rigenerare  buchi neri della città andando anche a riqualificare l’esistente, come è il caso di Villa Ernesta che si trova a fianco del futuro immobile pensato e progettato dallo Studio Boeri, con destinazione del 60% ad uso ricettivo e 40% ad uso residenziale”.

“I privati che scommettono su progetti importanti per la città, l’amministrazione che fornisce gli strumenti per agevolare e velocizzarne la realizzazione – conclude il sindaco - sono le due facce di una stessa medaglia: riqualificare la città senza mai dimenticare il contenimento dell’uso del suolo e la sostenibilità ambientale”.