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Santarcangelo, il teatro fa bene ai bar

Lunedì, 15 Luglio 2019

(Rimini) Confesercenti, raccogliendo le varie impressioni dai propri associati, mette “in evidenza la proficua vivacità proposta dalla nostra città a vantaggio degli operatori commerciali e piacevolmente vissuta da tanti visitatori e turisti che hanno frequentato Santarcangelo negli ultimi due weekend”. Se per i commercianti “vi è stata una partenza sotto tono dei saldi di fine stagione, del resto confermata anche dai dati regionali e nazionali, per gli esercenti di bar, osterie e ristoranti si sono registrati picchi di lavoro interessanti”, spiegano.
La 49esima edizione del Festival “ha sicuramente attratto, negli ultimi dieci giorni, spettatori, appassionati e addetti ai lavori interessati ai diversi appuntamenti e performance teatrali. Naturalmente l’affluenza di pubblico, per le strade della città, è stata più numerosa nelle serate del sabato e domenica dei due fine settimana, grazie anche allo svolgimento del tradizionale mercatino che si tiene in concomitanza del Festival”.
 
Anche l’edizione del mese di luglio della “Casa del tempo”, il mercato mensile di antiquariato, “è stata frequentata, come le visite guidate proposte dalla ProLoco, ma una notevole partecipazione di pubblico si è registrata sopratutto nelle due serate del venerdì durante le quali, l’Associazione dei Commercianti Città Viva, in accordo con il Festival, ha messo in calendario le Shopping Night con tutti i negozi aperti, dall’orario dell’aperitivo fino alle 24, animando con band musicali, saggi di danza, acrobazie aeree e clown le vie centrali del commercio”.
Confesercenti “nel ringraziare gli operatori che hanno aderito a Città Viva ed i volontari dell’associazione per il loro impegno”, sottolinea “l’efficacia delle iniziative turistico/commerciale che propongono eventi serali, avviate nel 2005 e ribadisce l’importanza di un calendario unico degli eventi “Estate Viva”, che permette ad un pubblico sempre più allargato di conoscere il nostro borgo con le sue peculiarità storiche, culturali, gastronomiche e commerciali”.