Rigenerazione urbana, 57 progetti privati da mare a centro

Lunedì, 01 Luglio 2019

(Rimini) Sono 57 le manifestazioni d’interesse dei privati arrivate entro i termini prestabiliti al comune di Rimini dell’avviso pubblico per la rigenerazione urbana. "Oggi possiamo giudicare solamente la quantità delle proposte. E indubbiamente un numero così elevato di manifestazioni dimostra l'estrema attenzione del mondo imprenditoriale e privato per questa iniziativa, legata alla nuova Legge Regionale Urbanistica, che mira a favorire a migliorare la qualità urbana e le dotazioni della città attraverso la riqualificazione e rigenerazione dell'esistente, favorendo l'impresa e l'occupazione, interagendo e potenziando i vari progetti strategici in corso di realizzazione e progettazione", commenta l'assessore a programmazione e gestione del territorio, Roberta Frisoni.
Tutto nasce dalla Legge 24/2017, in sostituzione dei precedenti POC e in attesa della definizione dei nuovi PUG, “consente infatti ai Comuni di promuovere, attraverso l'approvazione di un atto di indirizzo, la presentazione di proposte di accordi operativi da definire in tempi celeri, entro cioè il 2023. Un'opportunità importante che l'Amministrazione comunale ha deciso di cogliere, per dare attuazione a quei progetti coerenti con la direzione di sviluppo urbanistico e di riqualificazione del tessuto urbano intrapreso dalla città”.
Gli obiettivi fissati dall’Avviso pubblico sono: favorire l'impresa e incrementare il livello di occupazione; migliorare la qualità della città pubblica e accrescere la quantità di dotazioni specialmente in aree sotto dotate; migliorare le condizioni di sicurezza e di efficientamento energetico dell'edificato esistente; creare integrazione con i progetti strategici in corso di realizzazione o in fase di progetto; incrementare la capacità di resilienza urbana e migliorare l'inclusione sociale, il degrado edilizio e ambientale e la marginalità economica; migliorare l'attrattività turistica della città anche mediante interventi che favoriscono la destagionalizzazione””.
I progetti presentati devono riferirsi ad ambiti specifici, “che spaziano dalla città storica alle colonie marine, dai nuovi insediamenti specializzati per attività produttive ai poli funzionali. Sono interessati ambiti consolidati costituiti da aree libere superiori a 8000 mq la cui attuazione sia funzionale al "Parco del Mare". Da subito si apre una fase istruttoria per verificare i contenuti delle proposte, la compatibilità alla strumentazione urbanistica vigente per giungere poi alla selezione delle proposte”.