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I dati della Camera di commercio: in Romagna crescono produzione ed export

Lunedì, 17 Giugno 2019

(Rimini) La Camera di commercio ha presentato, nella Sala Giunta del Comune di Cesena, i dati economici dei primi mesi del 2019 relativi al territorio Romagna con approfondimento sulle province di Forlì-Cesena e Rimini. All'incontro con i giornalisti erano presenti il Presidente dell'Ente Camerale, Alberto Zambianchi, e il neo Sindaco di Cesena, Enzo Lattuca.

Dai primi dati riferiti al 2019 dell'Osservatorio economico camerale, elaborati dall'Ufficio Informazione economica dell'Ente, emerge che il sistema produttivo di riferimento della Camera della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini pur registrando un generale rallentamento, dovuto allo scenario generale di incertezza, sta mantenendo comunque performance positive in settori importanti: crescono in misura moderata la produzione industriale e l'export, aumenta il volume d'affari nel settore delle costruzioni e diminuisce l'incidenza delle sofferenze bancarie. Difficoltà si registrano invece per il composito comparto agricolo e per il commercio al dettaglio; inoltre, si riscontrano problemi di marginalità diffusi e una dinamica dei prestiti bancari alle imprese ancora negativa. Nel complesso, le previsioni Prometeia per il territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, elaborate ad aprile, confermano questo rallentamento per il 2019, con una sostanziale stabilità del valore aggiunto (+0,2% annuo), e una più decisa ripresa nel 2020 (+0,9%).
"In questo scenario,- ha dichiarato Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio - per aumentare la loro capacità di crescita i nostri territori hanno bisogno di consolidare strategie fondate sulle loro eccellenze e specificità, rafforzandole con la condivisione di azioni mirate da parte dei principali attori della governance. Il lavoro che ci aspetta presenta molte difficoltà, ma molte sono anche le opportunità che potremo valorizzare se sapremo promuovere la qualità delle relazioni che interconnettono le istituzioni, le aziende, le banche, i lavoratori e i cittadini al territorio. Per queste ragioni dobbiamo continuare a lavorare insieme con impegno e determinazione per realizzare percorsi innovativi di sviluppo sostenibile soprattutto in un contesto come quello attuale lento in termini di creazione della ricchezza, ma veloce nell'evoluzione dei fattori che incidono sulla competitività."
 
"I dati, come sempre puntuali ed esaustivi, che la Camera di Commercio ci consegna, – ha osservato Enzo Lattuca, Sindaco di Cesena – disegnano un quadro di luci e ombre. Inevitabile la preoccupazione per il rallentamento segnalato, che non riguarda solo il nostro territorio, ma l'intero Paese e che è un evidente frutto dell'assenza di strategie d'azione a livello nazionale. Non vanno, però, trascurati gli aspetti positivi: ci sono segnali confortanti del comparto costruzioni, che l'Amministrazione di Cesena conta di sostenere con l'avvio del percorso per il nuovo Piano Urbanistico Generale; l'andamento favorevole dell'export conferma la capacità delle nostre imprese ad affrontare i mercati esteri. Incoraggianti anche i dati relativi alla disoccupazione; credo, però, indispensabile prestare maggiore attenzione al tema del lavoro, non solo in termini quantitativi, ma anche qualitativi. Per questo, già nelle prossime settimane l'Amministrazione comunale di Cesena avvierà un percorso con tutti i soggetti interessati (imprese, sindacati, associazioni di categoria, ordini professionali, ecc.) per rilanciare insieme un patto per il lavoro".
"Il territorio cesenate ha sicuramente  una grande vitalità – ha sottolineato dal canto suo l'Assessore Luca Ferrini -. Non a caso, la mia prima uscita ufficiale come Assessore allo Sviluppo Economico, è stata sabato scorso l'inaugurazione del rinnovato e ampliato insediamento aziendale di Fercam, che ha portato nella nostra città anche tutta la parte produttiva. In quella sede ho ribadito la piena vicinanza dell'Amministrazione comunale e l'attento ascolto per tutte le esigenze di chi assicura lavoro sul nostro territorio. Fra i punti in agenda, al primo posto c'è sicuramente la crisi dell' E45: l'impegno della Giunta è di collaborare attivamente con quanti si stanno battendo per ottenerne la riapertura in tempi rapidi".

I dati aggiornati del territorio "Romagna – Forlì-Cesena e Rimini". La circoscrizione territoriale della Camera di commercio della Romagna (nata dall'accorpamento delle Camere di Forlì-Cesena e di Rimini) ha una superficie di oltre 3.240 kmq, 55 Comuni e 731 mila abitanti (di cui il 10,8% stranieri). Nel 2018 la stima del valore aggiunto nominale (dati Istituto Tagliacarne) del territorio Romagna è stata pari a 20,8 miliardi di euro (+2,3% sul 2017), mentre il valore aggiunto nominale pro capite ammonta a 28.427 euro.
Al 31/3/2019 risultano attive 87.863 localizzazioni (sedi e unità locali) di cui 70.676 sedi di impresa attive; l'imprenditorialità è particolarmente diffusa: 97 imprese attive ogni mille abitanti (90 in Emilia-Romagna, 85 in Italia). I principali settori di attività economica del territorio Romagna (dati al 30/4/2019) sono quelli dei Servizi (26,0% del totale delle imprese attive), il Commercio (23,8%), le Costruzioni (14,7%), Agricoltura e pesca (12,7%), Alberghi e ristoranti (10,5%) e l'industria Manifatturiera (8,7%).
I numeri delineano una realtà imprenditoriale articolata e intraprendente, caratterizzata da importanti specializzazioni e filiere: un mix produttivo composito nel quale alla rilevanza di un solido posizionamento nel settore primario (agricoltura e pesca) e secondario (manifattura) si affianca il ruolo di rilievo del terziario tradizionale (commercio, turismo) e di quello sempre più promettente del terziario avanzato e dei "grandi servizi" (cultura, università, sanità).
In merito al mercato del lavoro, i tassi di occupazione e disoccupazione, rispettivamente 68,3% e 6,4% nel 2018, mostrano valori migliori dei dati nazionali ma peggiori di quelli regionali. Riguardo poi al sistema bancario, la propensione al credito del territorio Romagna (rapporto tra prestiti e depositi pari a 105,4), pur in presenza di una contrazione dello stesso, risulta maggiore di quella di Emilia-Romagna e Italia, così come più alta è la diffusione degli sportelli bancari (66 ogni 100 mila abitanti).
Le previsioni di crescita del valore aggiunto (in termini reali, vale a dire al netto dell'effetto dell'inflazione N.d.R.) (Prometeia, aprile 2019) per il 2019 e il 2020 sono pari, rispettivamente, a +0,2% e +0,9%, lievemente inferiori ai dati regionali (2019: +0,3%; 2020: +1,0%), in linea col dato nazionale nel 2019 (+0,2) e superiore al dato Italia nel 2020 (+0,7).
 
Focus : i dati aggiornati sull'economia della provincia di Rimini. Lo scenario generale di incertezza ha determinato, in questi primi mesi del 2019, un generale rallentamento dell'economia provinciale, con performance comunque positive in diversi settori. Stabile il numero delle localizzazioni e in lieve calo le imprese attive, aumento della produzione manifatturiera (ma stabilità del relativo fatturato e calo degli ordinativi), dinamismo del settore edile (confermato dall'incremento del volume d'affari), aumento dei flussi turistici (sia italiani sia stranieri) e ridimensionamento dell'incidenza delle sofferenze bancarie. Tra le note negative vanno sottolineate le problematiche strutturali del comparto agricolo, le difficoltà persistenti del commercio al dettaglio (in particolare negli esercizi della piccola e media distribuzione), la contrazione dei prestiti alle imprese e la riduzione delle esportazioni nei primi tre mesi dell'anno.
Le prospettive per l'anno in corso e per il prossimo, secondo gli scenari di previsione predisposti da Prometeia (aggiornati ad aprile), indicano una sostanziale stabilità del valore aggiunto (in termini reali) provinciale nel 2019 (+0,1%) e una crescita nel 2020 (+0,7%).