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Variante SS16: rischio stop, Ministero dice no a proroga Via

Giovedì, 16 Maggio 2019

(Rimini) Si è svolto questa stamattina in Provincia un incontro convocato dal Presidente Riziero Santi per fare il punto della situazione a seguito del diniego dato dal Ministero dell'Ambiente alla richiesta di proroga della Valutazione di Impatto Ambientale per la variante alla SS16 Adriatica.
Presenti all’incontro amministratori e tecnici dei Comuni della costa, e la Regione Emilia-Romagna.
Nel corso della riunione è stato ripercorso l’iter che aveva portato il Ministero, nel 2013, ad esprimere parere favorevole alla Valutazione di Impatto Ambientale. Il percorso per l’approvazione del progetto (redatto da ANAS, titolare dell'infrastruttura) e l’ottenimento della VIA, aveva richiesto più di 3 anni. Nel 2018 poi, allo scadere dei termini di durata della VIA (5 anni dal rilascio), i Comuni interessati avevano inoltrato ad ANAS la richiesta di proroga di validità del provvedimento, presentata dalla società al Ministero e oggi negata.
 
Si tratta di un colpo durissimo alla programmazione e alla pianificazione del territorio.
La nuova Statale 16 è una infrastruttura strategica per il territorio e leva per il suo sviluppo economico. Si parla di un distretto che conta oltre 27 milioni di presenze turistiche l’anno e sul quale insistono una fiera e un aeroporto internazionali.
E' il disconoscimento del lavoro svolto dall’intero territorio e portato avanti in oltre venti anni. Il danno ambientale che si profila inoltre è rilevantissimo in quanto la SS16 continuerà, per chissà quanto tempo, ad attraversare la parte già urbanizzata e densamente abitata dei Comuni da Bellaria Igea Marina a Misano.
Il diniego comporta il rischio concreto di ricominciare tutto daccapo e riaprire la conferenza dei servizi per un nuovo parere di valutazione ambientale, con un imprevedibile allungamento dei tempi.
 
Ad oggi ANAS stava lavorando al progetto definitivo per arrivare al finanziamento di un primo lotto di lavoro da mettere a gara, con risorse previste di 170 milioni di euro (il costo complessivo per la realizzazione di tutti i quattro lotti previsti si aggira intorno ai 700 milioni di euro).
La nuova statale Adriatica è prevista da tutti i livelli di pianificazione territoriale, da quello regionale, attraverso il Piano delle infrastrutture e dei trasporti, al PTCP della Provincia di Rimini, ai piani strutturali o PRG dei Comuni. La previsione della nuova SS16 è sempre stato un elemento presente nella programmazione di ogni opera eseguita dai Comuni, e persino l'ampliamento della terza corsia dell'A14 ha realizzato tutte le infrastrutture come se la nuova SS16 fosse realizzata (ogni cavalcavia, ponte, sovrappasso, tiene conto della variante in progettazione).
 
Le motivazioni del diniego, inoltre, sono quanto meno discutibili oltre che non sostanziali, perché in gran parte riferite a rilievi sulla qualità dell'aria (sia l'Italia che la Regione Emilia-Romagna si trovano in procedura d’infrazione) che paradossalmente subirebbe un serio peggioramento proprio per effetto della mancata realizzazione della variante.
E’ urgentissimo pertanto non bloccare l'opera ma proseguire nella progettazione e nella realizzazione il prima possibile.
Fermo restando che la competenza della realizzazione dell'opera è in capo all’ANAS, tutti gli attori coinvolti, (Comuni, Provincia, Regione), sorpresi e preoccupati per il parere negativo espresso su una infrastruttura di tale importanza, attesa da decenni, hanno condiviso la necessità di richiedere immediatamente un incontro urgente con il Ministero per rappresentare la grave situazione che si verrebbe a determinare nel caso si giunga al decreto definitivo di diniego, di affiancare ANAS nella presentazione di controdeduzioni che consentano di scongiurare il rischio di blocco dell’opera e di rivolgere un appello alla Regione Emilia-Romagna e a tutti parlamentari a sostegno di una azione che muove dall’intero territorio e dalle sue istituzioni.