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Claudio Cecchetto: farò il talent scout di Misano

Giovedì, 16 Maggio 2019

“Tutto è un'esperienza nuova. Quando cominci un lavoro, non l'avevi mai fatto prima. Quando ho presentato il festival di Sanremo, non l'avevo mai fatto, eppure...Certo è che quando decido di fare qualcosa, mi ci butto a capofitto”. Così risponde Claudio Cecchetto quando gli si chiede come si trova nell'inedita veste di chi deve spiegare la sua idea di città e chiedere agli altri il voto. “La campagna elettorale – afferma – sta andando benissimo. Mi diverto molto. Sono sempre stato un talent scout, nella mia lunga carriera ho contribuito alla scoperta di numerosi talenti del mondo dello spettacolo. Qui a Misano è lo stesso, faccio il talent scout di un territorio, voglio dare una mano a farlo conoscere al resto dell'Italia”.

Claudio Cecchetto, 67 anni, volto noto del mondo dello spettacolo, è in campagna elettorale dal dicembre scorso, il primo a scendere in campo fra i quattro che si contendono la poltrona di sindaco di Misano Adriatico: c'è lui con la sua lista W Misano Viva, c'è Veronica Pontis, espressione del centro destra, Daniela Ruggeri, per il Movimento 5 Stelle e Fabrizio Piccioni, che ha l'ingrato compito di dover difendere il fortino del Pd rimasto fra Riccione e Cattolica dove da tempo sventolano altre bandiere.

A leggere il suo programma, sembra che lei si candidi ad essere il direttore artistico più che il sindaco...

“Dipende da ciò che si intende per direttore artistico. Un tempo l'amministratore di una società era come un amministratore di condominio, adesso una società ha bisogno di amministratori che abbiano esperienza, idee, che siano capaci di guardare al futuro. Un amministratore deve essere creativo se vuole raggiungere gli obiettivi che gli sono assegnati. Ed io sono un creativo”.

Dice di voler fare il talent scout di Misano: cosa c'è da scoprire in questa cittadina?

“Arrivando a Misano si scopre che è una località balneare non soffocata dal cemento ma con un enorme patrimonio di verde. Ma chi lo sa? Il patrimonio verde può essere utilizzato per pensare a iniziative ed esperienze nel segno del benessere, oggi uno dei principali motivi di attrazione turistica. Misano ha il mare ed ha pure l'entroterra, che non hanno Riccione e Cattolica. Le famose discoteche di Riccione sono in realtà a Misano. Si possono immaginare piste ciclabili circolari che uniscono il mare e l'entroterra. C'è un autodromo che passa per essere di Rimini o di San Marino è invece è di Misano. C'è un gioiellino come Portoverde che in troppi non sanno che esista. Sono tutte realtà che devono essere maggiormente conosciute ed io sono qui per questo”.

I suoi avversari però dicono: per amministrare una città bisogna conoscerla nei dettagli, non bastano quattro lustrini.

“Noi ci presentiamo con l'unica lista civica realmente apartitica, non abbiamo partiti alle spalle, nemmeno mascherati. In lista ci sono esclusivamente persone di Misano. Imprenditori, professionisti, giovani, persone capaci. Per l'amministrazione ordinaria mi farò aiutare da loro, saranno loro ad indicarmi le esigenze per buche, strade, immondizie, bisogni sociali. E il mio contributo particolare sarà di fare l'ambasciatore di Misano per portare l'Italia a Misano. Sono un personaggio dello spettacolo, conosciuto in tutta Italia: il primo impegno sarà quello di essere in prima linea sui palchi e sui media di tutta Italia a raccontare la nostra città”.

Ma chi gliel'ha fatto fare?

“L'ho detto fin da subito. Per me è difficile resistere quando intravedo all'orizzonte un talento da scoprire e valorizzare. Tutto qui.”

E' stato detto che dietro di lei ci sia una vecchia volpe della politica locale come Luciano Tirincanti...

“Possono dire ciò che vogliono. Se si guarda alla mia carriera professionale, si scopre che dietro di me ci sono solo io. Sono per nulla manovrabile. Tirincanti lo conosco perché insieme abbiamo fatto Aquafan. Sono un imprenditore libero che ha creduto ai propri progetti e che li ha realizzati anche quando altri non ci credevano. Ripeto: dietro di me ci sono solo io”.

Come finirà il 26 maggio?

“Corro per vincere, non per partecipare. A me piace farle le imprese, non tentarle. Se sono in campagna elettorale da dicembre è perché voglio ottenere il risultato”.

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