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A Bellaria Giorgetti ha la mission di conservare la città al centrodestra

Lunedì, 29 Aprile 2019

Proclama di voler lavorare per una Bellaria Igea Marina che sia città delle famiglie, città dell'ospitalità e città dello sport. Promette una campagna elettorale sobria, senza promesse mirabolanti che non possono essere realizzate. Sottolinea di aver messo insieme, nelle liste, una squadra forte, composta di giovani al debutto e di politici già esperti di cose amministrative.

Il compito di Filippo Giorgetti, 39 anni, già assessore e presidente uscente del consiglio comunale, non è certo facile. Il candidato sindaco ha la missione di conservare Bellaria al centrodestra, dopo i dieci anni di amministrazione di Enzo Ceccarelli. A sostenerlo nell'impresa sono cinque liste: Forza Italia, Lega, Udc, Fratelli d'Italia e la civica Siamo per BIM. Per lui la prima domanda non può essere che questa: non teme che dopo dieci anni i cittadini siano attirati dalla sirena dell'alternanza, affascinati dalla possibilità di cambiare?

“E' sotto gli occhi di tutti che il centrodestra a Bellaria ha operato grandi e importanti trasformazioni. - risponde Giorgetti – Non tutto è stato fatto al meglio? Può essere, perché chi fa, chi opera, può anche sbagliare. Ma credo che al di là della contrapposizione centrodestra-centrosinistra, i cittadini abbiano di fronte una squadra valida, con il giusto mix fra nuovi innesti e persone di esperienza. È questo che farà la differenza”.

A proposito di persone di esperienza, il sindaco uscente Ceccarelli sarà dunque assessore nella sua nuova giunta? “Non me l'ha chiesto – replica secco Giorgetti – e non se ne è mai parlato nei tavoli di confronto”. Certamente ci sarà un posto da vice sindaco per il leghista Cristiano Mauri, visto che si è pure dimesso da consigliere comunale a Rimini? “Sono cosciente che si nutrano legittime aspettative, ma non ci sono accordi blindati. Adesso è il momento di correre e di raggiungere il risultato. Poi si penserà alla giunta”.

Parliamo allora del programma. Cosa significa che Bellaria Igea Marina deve essere la città delle famiglie, dell'ospitalità e dello sport? “E' l'idea – risponde il candidato sindaco – con cui pensiamo di cucire insieme l'economia turistica e uno sviluppo economico basato anche su altre attività. L'idea unificante è quella dei servizi alle persone, siano esse turisti o cittadini residenti. Intendo i servizi sociali, i servizi sanitari, i parchi, gli arredi urbani. Significa anche pensare a servizi per le persone più fragili che possono insediarsi nella zona colonie o in strutture alberghiere fuori mercato”.

E per lo sviluppo del turismo cosa propone? “Penso che Bellaria Igea Marina debba concentrarsi su quello che è il suo target storico e naturale, le famiglie con bambini. Senza comunque dimenticare i giovani per i quali abbiamo due punti di attrazione importanti, il Polo Est e il Beky Bay, e numerosi locali a target giovanile che stanno sorgendo. Senza lasciarsi andare alle inutili nostalgie di chi (il candidato del centrosinistra Gabriele Bucci, ndr) rivanga i bei tempi del passato. A noi interessa costruire il turismo di oggi e del futuro”.

E come? “Innanzitutto rinnovando il water front di Bellaria e di Igea Marina. Vogliamo realizzare un lungomare solo pedonale e ciclabile da piazzale Kennedy fino alla zona Cagnona, lavorando sugli spazi esistenti fra il retro degli alberghi e la linea delle cabine. Inoltre penso si debba intervenire, rinnovandolo con un adeguato arredo urbano, anche sul lungomare di Igea Marina”.

E sulla spiaggia? “Dovrà essere rinnovato e sviluppato il piano dell'arenile. Inoltre penso ad una spiaggia che, attraverso eventi e cupole geodetiche, possa vivere ed essere un punto di attrazione per tutti i mesi dell'anno”.

Qual è la sua idea per l'ex Fornace e per altre aree strategiche come l'ex colonia Roma? “La mia idea è di far nascere grandi centri dedicati al wellness, capaci di attirare un turismo tutto l'anno. All'ex Fornace possiamo intervenire direttamente, per l'ex colonia Roma bisogna raggiungere un accordo con i privati, ma questa credo sia una strada molto interessante”.

E quando parla di città dello sport cosa intende? “Vanno potenziati e sviluppati grandi eventi sportivi per alimentare un turismo destagionalizzato. Già siamo una capitale del volley e del sand volley”.

 

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