Stampa questa pagina

Fogne, il comune aggiunge un nuovo progetto: la dorsale Ausa

Lunedì, 29 Aprile 2019

(Rimini) Oggi la commissione urbanistica del comune di Rimini ha espresso parere favorevole alla proposta di Aggiornamento ed integrazione funzionale del Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato per la mitigazione del rischio idraulico. L'elemento di integrazione “è costituito dall'aggiunta del 12mo Intervento agli originali 11 del Psbo. L'intervento denominato Dorsale Ausa. Si tratta di una condotta dal diametro di 1,6 metri, correndo parallela alla SS16 a monte della Statale da Via Montescudo al deviatore Ausa raccoglie fino a 2.500 l/s di acque meteoriche evitando che queste arrivino allo scarico AUSA di piazzale Kennedy, alleggerendo quindi il sistema fognario dell'abitato centrale e a Mare”. Un intervento questo che “è rientrato nelle opere finanziate con i fondi CIPE per oltre 8 milioni di euro e che quindi non avrà oneri ne per il Comune ne per il sistema tariffario”.

Per quanto invece riguarda l'elemento di Aggiornamento è costituito dalla diversa organizzazione dei volumi di accumulo (vasche) di acque reflue urbane della zona SUD per i bacini Rodella e Colonnella 1 e 2 e di implementazione dei sistemi di salvaguardia idraulica, nei caso in cui le portate indotte da specifici eventi meteorici rendano complessa la gestione dell'intero sistema. Con l'aggiornamento proposto, “i reflui dei bacini Colonnella e Rodella, che nel progetto originario erano connessi con l'impianto idrovoro di piazzale Kennedy, avranno sezioni di scarico autonome e con un proprio impianto idrovoro di allontanamento in caso di necessità. Prima di presentare la proposta, come già anticipato, oltre ai modelli idraulici si sono indagati e studiati anche i parametri ambientali (della salute del Mare) e della balneazione (della salute dell'uomo). Come detto, trattandosi delle medesime quantità di acque reflue urbane gestite in 3 punti di scarico rispetto all'originale unico punto in Piazzale Kennedy, anche empiricamente se ne deduce che gli impatti sono minori per singolo punto. Dato questo che viene confermato con l'elaborazione dei modelli di propagazione e degradazione di ARPA Simc applicati alla concentrazione di parametri microbiologici che hanno restituito concentrazioni che vanno dal -33% al - 89%, al di sotto del limite di legge”.
"E' l'evoluzione strategica del più ampio progetto di risanamento ambientale attualmente in corso in Italia- è la dichiarazione dell'Amministrazione comunale-. Grazie al lavoro fatto finora sul PSBO, si riesce ad affiancare un nuovo palinsesto di interventi, altrettanto d'avanguardia e innovativi sul fronte della sicurezza idraulica della città. Se il PSBO originale era il Gigante a difesa del nostro mare, adesso il Gigante diventa ancora più alto e grande, a protezione di tutta la città".