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La Confcommercio sta con gli studenti inglesi

Giovedì, 18 Aprile 2019

(Rimini) Gianni Indino, presidente Confcommercio della provincia di Rimini, spezza una lancia per gli studenti inglesi in gita in riviera. “Anche quest’anno sono migliaia i ragazzi inglesi arrivati a Rimini per il tradizionale Spring break, la pausa di vacanza primaverile dei college universitari. Come Confcommercio provinciale lavoriamo per la promozione del nostro territorio anche con altri Paesi, dall’Olanda alla Polonia, dal Belgio all’Ungheria, per fare tornare in Riviera il turismo giovanile, che riteniamo vera linfa vitale per la nostra economia. Crediamo che quei ragazzi che oggi arrivano nelle pause scolastiche, saranno i genitori che torneranno qui tra qualche anno con i figli e le famiglie. Una storia che da noi si ripete da decenni e che ci permette di rimanere sul mercato nonostante criticità e concorrenza".
"Comprendiamo bene le difficoltà di alcune attività di spiaggia nel gestire queste giornate, ma allo stesso tempo sappiamo che gli organizzatori di questi gruppi di giovani vacanzieri, migliaia di giovani vacanzieri, si stanno prodigando per limitare al massimo i disagi con uomini per la sicurezza e il controllo e con accordi sul territorio sia con le forze dell’ordine, sia con il gestore della raccolta rifiuti che hanno implementato i servizi. Qualcosa ovviamente può sfuggire e come sempre molto si può migliorare. Ma non si può buttare via il bambino con l’acqua sporca".
"Lo Spring break arriva proprio nel momento in cui gli operatori si stanno attrezzando per allestire le attività e le ingerenze di alcuni hanno sicuramente creato danni. Il nostro impegno e quello degli organizzatori sarà di far diventare i disagi sempre più contenuti, fino ad annullarli. Un augurio per noi e per tutti i protagonisti di queste iniziative. Per questo stiamo vagliando l’opportunità di aprire un tavolo con tutti gli operatori per trovare soluzioni condivise. In una Riviera che ha avviato un percorso di destagionalizzazione, riuscire a riempire alberghi, ristoranti, pub e negozi in bassa stagione, anche se in una zona circoscritta del territorio, è un buon inizio. Con più collaborazione e tolleranza, un confronto sereno e corretto, si può incrementare un bacino di turisti che porta al territorio più di quel che toglie”.