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Misano, una poltrona per cinque (con l'incognita Cecchetto)

Martedì, 19 Marzo 2019

Il Comune di Misano Adriatico, insieme a Rimini piccolo feudo del centrosinistra sulla costa, è uno specchio del terremoto politico di questo ultimo anno e, con la presenza di ben cinque candidati a sindaco, è una delle realtà in cui è impossibile fare previsioni.

Cinque anni fa, con la seconda elezione del Pd Stefano Giannini, eravamo in una ormai lontanissima era geologica. Giannini era stato rieletto con il 50,67 per cento: a Misano si vota con il maggioritario a turno unico, chi arriva primo vince, ma l’esponente Pd era comunque riuscito a varcare la soglia del 50 per cento. Dietro di sé aveva un Movimento 5 Stelle in gran forma che con il 28,67 per cento era riuscito ad eleggere ben quattro consiglieri. Il centrodestra era appena sopra la soglia di sopravvivenza: 11,7 per cento e un solo consigliere.

La fotografia di un mondo spazzato via il 4 marzo 2018. I pentastellati nel voto alla Camera sono arrivati primi con il 35,39 per cento, il centrodestra unito era al secondo posto con il 34,01 per cento, il centrosinistra terzo con il 24,28. Se si guardano i singoli partiti troviamo la Lega al 19, Forza Italia al 10 e il Pd al 22 per cento.

Ma anche questa fotografia è destinata ad essere spazzata via il prossimo 26 maggio. Per due ragioni: il voto amministrativo segue logiche diverse, la presenza di ben cinque candidati, liste concorrenti nel centrodestra, la candidatura di un civico anomalo come Claudio Cecchetto. Misano è uno dei Comuni dove il quadro degli aspiranti alla poltrona di primo cittadino è già ben definito.

Il centrosinistra fa scendere in campo Fabrizio Piccioni, 48 anni, vice sindaco dal 2009, già assessore provinciale e assessore a Misano dal 1999 al 2004. È uno storico esponente della sinistra, anche se non iscritto al Pd. Piccioni si presenta come l’usato sicuro, come l’amministratore che da anni conosce il territorio e si occupa dei problemi dei cittadini. Tuttavia promette rinnovamento nelle idee e nelle persone, con allargamento della coalizione a esponenti della società civile. Si tratta di vedere se il richiamo all’usato sicuro avrà presa su un elettorato abituato da decenni a dare maggioranze bulgare al centrosinistra, o se prevarrà l’idea del centrodestra che, come dimostrano Riccione e Bellaria, si può vivere senza Pd.

Il centrodestra si affida a una donna, Veronica Pontis, 43 anni, una lunga esperienza nel settore del turismo e in Confesercenti, operatrice del web marketing. Sulla sua candidatura di indipendente ha posto subito il proprio cappello la Lega: Veronica Pontis, alla pari del suo progetto, ci entusiasma. La sua discesa in campo in vista delle prossime amministrative rappresenta un’opportunità storica per questo Comune”. Nelle sue prime dichiarazioni, Pontis ha posto l’accento più sul proprio progetto che sulle critiche alle passate amministrazioni. Si definisce “Assidua frequentatrice della mia città” e osserva che “la mia campagna elettorale dura da vent’anni, da quando ho cominciato a incontrare le persone e ascoltarle”.

Sul suo nome si sono espressi anche Fratelli d’Italia e Forza Italia, con l’eccezione di Luigi Padula, storico coordinatore degli azzurri (“Ma non ha più la tessera”, avverte il commissario provinciale Giulio Mignani), che ha dichiarato di sostenere Michele Laganà e la sua lista civa Misano Futura.

Ultima in ordine di tempo a scendere in campo è la candidata del Movimento 5 Stelle, Daniela Ruggeri, 62 anni, vigile urbano a Coriano, che venerdì sera farà la sua prima uscita pubblica insieme ai senatori marco Croatti e Gianmarco Corbetta.

Chi invece è da mesi in campagna elettorale è Claudio Cecchetto che, approfittando della sua notorietà, ha fatto il giro dei salotti televisivi e radiofonici per annunciare la sua candidatura a sindaco di Misano. A dargli una mano per la campagna elettorale è il vecchio sodale Luciano Tirincanti, ex Forza Italia, l’ex vice sindaco di Riccione che nel 2016 ha defenestrato Renata Tosi. Una strana coppia che ha sollevato più di un interrogativo sul progetto che potrebbe esserci dietro a questa candidatura. Ma per ora gli interrogativi sono rimasti senza risposta.

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