Ausa, finiti i lavori alla vasca di laminazione

Martedì, 12 Marzo 2019

(Rimini) Si sono conclusi nelle scorse settimane i lavori per la realizzazione dell'invaso di laminazione nel tratto dismesso del torrente Ausa, un intervento originariamente inserito nel piano particolareggiato Porta Sud come opera di urbanizzazione che il Comune di Rimini, constatata l'inadempienza del soggetto privato, ha realizzato direttamente escutendo la polizza fideiussoria di 325.000 euro.
Ora, conclusi i lavori di realizzazione e superati con esito favorevole i collaudi statici e tecnico amministrativi, l'opera è in fase di consegna alla società Hera, che in qualità di gestore la prenderà in carico, così come definito nel corso dell'incontro avvenuto non più tardi di alcuni giorni fa tra i tecnici.
Come si ricorderà l' intervento riguarda il torrente Ausa, nel tratto si trova compreso tra l'Autostrada A14 e la SS 16 Adriatica nel suo punto di intersezione con la SS 72 Rimini - S. Marino, un tratto di torrente da tempo dismesso a seguito della realizzazione del deviatore Ausa e attualmente utilizzato come recapito di collettori fognari minori e scoline agricole.
L'intervento realizzato consentirà ora di riutilizzare di quel tratto di torrente come invaso naturale per la laminazione delle portate di pioggia e, allo stesso tempo, migliorare e riqualificare ambientalmente l'area.
In particolare l'intervento è consistito nella pulizia e risagomatura del fondo alveo per una lunghezza di circa 580 m. raggiungendo così una capacità invasabile pari a 11400 mc.. Nei tratti più degradati del canale Ausa, poi, si è proceduto al consolidamento delle scarpate mediante tecniche di ingegneria naturalistica, mentre in corrispondenza della sezione terminale è stata realizzata una briglia di contenimento delle acque per garantire l'accumulo dell'acqua nel bacino. A quota di scorrimento delle acque è stata realizzata una bocca tarata regolata da una valvola a ghigliottina dotata di attuatore meccanico, in grado di mantenere la portata in uscita non superiore al valore massimo prefissato e consentire così all'Ente gestore di regolarla in funzione delle esigenze idrauliche che si manifesteranno