Santarcangelo, Confesercenti: il nuovo sindaco confermi il no ai centri commerciali

Martedì, 19 Febbraio 2019

I candidati sindaci delle prossime elezioni amministrative a Santarcangelo devono garantire che sarà confermata la scelta compiuta 26 anni fa: nessun centro commerciale nel territorio del Comune. Lo afferma Massimo Berlini, dirigente sindacale della Confesercenti.

Il tema del commercio, del centro storico, dell’insediamento di nuove strutture commerciali, sarà certamente al centro della campagna elettorale già iniziata. “La nuova amministrazione – spiega Berlini – dovrà continuare una politica di salvaguardia del centro storico, che io amo definire un centro commerciale naturale. È un format che va difeso e che costituisce un punto di riferimento anche per altri paesi e borghi. Certamente non vanno bene i progettati insediamenti sulla via Emilia, perché costituiranno inevitabilmente una concorrenza. Nel nostro centro storico c’è tutto ciò che deve offrire un centro commerciale, negozi, bar, ristoranti, botteghe artigiane, con il vantaggio di essere accanto a un borgo ricco di monumenti e di bellezze artistiche”.

Quindi è immaginabile che i commercianti non siano molto felici del prossimo insediamento di Amazon. “Quell’azienda apre un magazzino, non un supermercato. Quindi al momento non c’è un danno diretto. Se è vero che in futuro Amazon vuole arrivare alla consegna in giornata, allora costituirebbe un pericolo immediato per le nostre attività”.

Tornando al centro storico, Berlini racconta che nell’ottobre del 2017 era stata compiuta un’inchiesta sulle oltre 180 attività presenti: insieme garantivano 703 posti di lavoro dipendente. “E’ il nocciolo del nostro tessuto economico. L’agricoltura ormai non c’è più, le industrie sono sparite”. Restano commercio, artigianato e il variegato mondo dei servizi.

In concreto cosa dovrebbe fare l’amministrazione per sostenere le attività del centro? “Bisogna innanzitutto intervenire sulla viabilità, per rendere Santarcangelo più facilmente raggiungibile da clienti e turisti. Non c’è, per esempio, nessun collegamento di trasporto pubblico da Bellaria e da tutto il litorale nord di Rimini. Anche il collegamento con Rimini va migliorato. Da noi arrivano più turisti da Bellaria, Gatteo, Cesenatico e Cervia che non dalla vicina Rimini. Vanno inoltre segnalate le aree dove si può parcheggiare. Le aree dove è possibile sostare gratuitamente ci sono, ma vanno meglio segnalate”.

Certamente in campagna elettorale si parlerà di sicurezza. “E’ un problema da tenere d’occhio. Il Comune ha annunciato l’installazione di dodici telecamere sul territorio comunale. Noi pensiamo che ce ne vogliano due in più nel centro storico. Qualche episodio c’è stato. La spaccata contro gli esercizi commerciali o case private svaligiate. Serve una presenza della polizia municipale: il servizio è gestito dall’Unione della Valmarecchia e il centro storico è sguarnito. La presenza dei vigili sarebbe poi anche molto utile per sanzionare quei commercianti che non rispettano le regole. E anche sanzionare chi porta in giro i cani e non pulisce”.

Secondo il dirigente della Confesercenti il centro storico della città è ben tenuto, solo manca un po’ di illuminazione in qualche punto. Però va incrementata la sua capacità attrattiva. “Gira meno gente. O meglio c’è più gente durante gli eventi, le feste, le iniziative, ma ce n’è di meno durante i giorni normali. Certo questo dipende dal generale calo dei consumi, ma bisogna agire per rendere Santarcangelo più raggiungibile. Un tempo si poteva parlare di scarso numero delle strutture ricettive, ma ultimamente sono sorte nuove attività, come ad esempio gli Airbnb. Durante molte fiere a Rimini, in molti trovano alloggio a Santarcangelo. Bisogna inoltre che l’amministrazione dialoghi e collabori con tutte le associazioni del settore. Un sostegno particolare lo deve dare a Città Viva, un’associazione trasversale sorta per rendere più attraente e vivace il centro storico. È uno strumento essenziale che ha bisogno di un deciso intervento da parte dell’amministrazione”.