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Portico del Vasaio: confronto sull'identità stasera al Teatro degli Atti

Lunedì, 04 Febbraio 2019

Un sacerdote, don Carlo d’Imporzano, da anni in Cina, che dirige una onlus che coordina progetti sociali di sviluppo in diversi Paesi, progetti che hanno come protagonisti gli stessi beneficiari. Insieme a lui un secondo sacerdote, don Adamo Affri, cappellano nel carcere di Piacenza, responsabile della comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini. Sono i protagonisti dell’incontro sul tema “Identità. Nel dialogo, chi siamo” organizzato dal centro culturale Il Portico del Vasaio per martedì 5 febbraio alle ore 21,15 al Teatro degli Atti di Rimini.

L’incontro è il primo di un ciclo dedicato a “Le parole che dividono”, cioè le parole sul cui significato esiste un dibattito culturale particolarmente acceso. Le parole individuate sono popolo, tradizione, paura e, per l’incontro di martedì 5 febbraio, identità.

I due relatori sono entrambi impegnati in situazioni (la Cina, il carcere) dove l’incontro con la diversità umana, sociale e culturale è esperienza quotidiana. A loro sarà chiesto di raccontare come l’incontro con un altro così diverso da noi può diventare l’occasione per scoprire chi siamo e cosa siamo chiamati ad essere nel mondo.

Nella consapevolezza, come dice papa Francesco, che l’identità “non è un dato che viene stabilito, non è un numero di fabbrica, non è un'informazione che posso cercare su Internet per sapere chi sono” e che “Non siamo qualcosa di totalmente definito, stabilito. Siamo in cammino, siamo in crescita”.

Don Carlo d'Imporzano è nato a Milano nel 1945. Laureato in matematica nel 1969 e licenziato in teologia nel 1970, ha svolto attività di docenza universitaria in Italia e all’estero, di ricerca con il CNR, è stato Presidente dell'Università EUROCOL di Bogotà - la prima Università Interattiva via videoconferenza per le fasce più povere della popolazione colombiana.

Nel 1994 fonda la Fondazione Monserrate che realizza progetti sociali, sanitari, educativi e di alta formazione in Europa, Asia e America Latina per la quale è responsabile dei progetti internazionali e Chief Representative in Cina, dove risiede dal 2003.

Don Adamo Affri, 50 anni, originario di Crema, è un sacerdote che ha scoperto la propria vocazione sacerdotale vivendo in una casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII, dove tuttora abita. Ordinato sacerdote a 40 anni, svolge il proprio ministero fra i detenuti del carcere di Piacenza. È anche responsabile della comunità riminese della Papa Giovanni XXIII.

 


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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