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Investimenti strategici nel turismo in Riviera: "pioggia" di 45 milioni

Giovedì, 22 Novembre 2018

Con quel richiamo alla wellness valley, il progetto di legge regionale, che stanzia 20 milioni per progetti dei Comuni della costa che riqualificano il prodotto turistico, sembra costruito su misura per il Parco del Mare voluto dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Nell’idea del sindaco, infatti, il rinnovamento del lungomare di Rimini è sorretto innanzitutto dalla volontà di fare del waterfront uno spazio privilegiato per il wellness. Ed infatti Gnassi non si è fatto perdere l’occasione per dichiarare che considera “particolarmente rilevante l’intervento di sostegno al turismo costiero, da Goro fino a Cattolica. Per la prima volta si punta decisamente verso un’idea di innovazione e promozione che parta dal cambiamento strutturale dei litorali e del prodotto turistico, favorendo con risorse economiche importanti (20 milioni di euro) i progetti dei Comuni che investono per migliorare la qualità urbana, architettonica e ambientale del prodotto turistico balneare”.

L’assessore regionale al turismo, Andrea Corsini, afferma che in realtà la legge ha in mente progetti di grande impatto e valore e che a questo criterio non corrisponde solo il Parco del Mare di Rimini ma anche altri progetti di tutti i Comuni della Riviera, come Ravenna, Cesenatico, Cattolica e altri.

Corsini spiega che dopo l’approvazione della legge, sarà emesso il relativo bando che fisserà i criteri di ammissione al finanziamento. “Devono essere progetti di grande respiro strategico, di qualità e volti al rinnovamento del prodotto turistico. Non basta il solito cambiamento dell’arredo urbano”. Varata la legge, saranno stanziati 20milioni per i prossimi tre anni.

I progetti dei 14 Comuni della costa, il distretto turistico-balneare, dovranno promuovere la qualità architettonica e ambientale dello spazio urbano, rimuovere eventuali condizioni ed elementi di degrado, sostenere l'innalzamento e la miglior distribuzione dei servizi e delle attrezzature con particolare riferimento a quelli turistici, prevedere la riduzione degli impatti ambientali, promuovere la mobilità sostenibile e favorire – questo l’importante inciso - lo sviluppo della vocazione turistica del Distretto anche in riferimento alla Wellness Valley.

Il sindaco Gnassi parla di un segnale forte nella direzione di una vera politica industriale del turismo balneare, fondata sull’innovazione del prodotto, imponendo la logica del cambiamento infrastrutturale su quella della riqualificazione ordinaria.

Accanto a questa misura i cui destinatari sono i Comuni, la Regione ha anche stanziato 25 milioni per finanziare l’innovazione e la riqualificazione delle strutture ricettive. In questo caso la grande novità rispetto ad analoghi bandi del passato, è la notevole convenienza per le imprese turistiche. I finanziamenti saranno erogati secondo questa modalità: l’80 per cento dell’importo viene dato a credito ma grazie ad un accordo triangolare fra Regione Confidi e Cassa Depositi e Prestiti gli imprenditori vedranno praticamente azzerati gli interessi ed avranno un lungo periodo di rientro. Il restante 20 per cento del finanziamento sarà invece a fondo perduto. “Si tratta di una modalità finora mai sperimentata in nessuna regione”, assicura l’assessore Corsini. Per le imprese turistiche si tratta di un’occasione privilegiata: si vedrà se gli operatori – come si diceva nei mesi scorsi ad un convegno promosso da Teamwork – ci credono ancora e non si limitano al lamento o al tirare a campare.

Commenta il sindaco Gnassi: “L’approccio è quello indispensabile a una reale politica industriale. Grazie alla Regione Emilia Romagna l’Italia ha un esempio da mutuare; ciò anche attraverso provvedimenti che, senza ‘impronte’ politiche e partitiche, vanno nell’unica direzione di sostenere imprese e territori che si riconoscono in un turismo sostenibile, solido, a fortissima capacità attrattiva nazionale e internazionale”.

Una “pioggia” di 45 milioni sul rinnovamento del prodotto turistico balneare è in effetti una novità, certamente favorita dalla prossima scadenza elettorale, che può incidere in profondità sull’offerta della Riviera.

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