(Rimini) Sottovalutata, ritenuta spesso una malattia innocua, può invece riservare brutte sorprese, cioè complicanze anche serie. Soprattutto nelle persone più fragili: anziani, donne in gravidanza, bambini molto piccoli, adulti con determinate patologie croniche. L’influenza è alle porte, e arriva il momento di difendersi. Mentre sta per partire, a inizio novembre, la campagna di comunicazione per la vaccinazione gratuita del servizio sanitario regionale, negli ambulatori di medici e pediatri di famiglia e dei servizi vaccinali delle Aziende Usl dell’Emilia-Romagna stanno già arrivando i primi 815.000 vaccini. Ed è proprio tra novembre e dicembre il periodo più opportuno per effettuare il vaccino, perché i picchi epidemici si raggiungono tra gennaio e febbraio. Quest’anno la Regione mette in campo un’altra offerta, sempre gratuita: la vaccinazione contro l’Herpes Zoster, il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio” per i 65enni (quindi i nati nel 1953). E rimane gratis, sempre per i 65enni residenti in Emilia-Romagna ma anche per le persone con patologie croniche di tutte le età, anche quella contro lo pneumococco, un batterio che può provocare malattie gravi come polmoniti, meningiti e sepsi.
E' di 681.400 la stima delle persone colpite da influenza la scorsa stagione (2017-2018) in regione, circa il 15,3% della popolazione residente, mentre i vaccinati sono stati complessivamente 735.527: una copertura in crescita (erano 722.937 l’anno prima), ma ancora bassa. Da qui, l’appello dell’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi: "Meglio fare il vaccino prima di Natale, tra novembre e dicembre, che andare al Pronto soccorso quando si sta male. Vacciniamoci contro l’influenza, e lo dico anche ai medici e agli operatori sanitari, oltre che alle persone anziane o con patologie croniche. É un atto semplice- aggiunge Venturi- ma molto utile, la cui importanza non sempre è compresa, perché siamo abituati a pensare che l'influenza sia una malattia innocua, che non fa male a nessuno. Purtroppo non è così, possono esserci infatti complicanze pericolose, soprattutto per gli anziani e i soggetti più fragili. La vaccinazione, dunque, è fondamentale per determinate fasce di persone, perché oltre ad essere un mezzo efficace per prevenire la malattia- conclude Venturi- è in grado di ridurre significativamente le complicanze, l’ospedalizzazione e la mortalità”.