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Turismo giovanile: non basta la notte. Lo dice il Cocoricò

Martedì, 25 Settembre 2018

Il turismo della notte e del divertimento, il turismo dei giovani può avere ancora un futuro in Riviera. Lo sostiene il patron del Cocoricò Fabrizio De Meis nel fare il punto della appena terminata stagione estiva che per il locale di Riccione è stata una stagione di rilancio e di celebrazione dei trent’anni di attività. Ed anche una stagione di cambiamento rispetto al recente passato.

La Riviera può dunque ancora essere un luogo per giovani? “In nessun altro posto in Italia – afferma De Meis – c’è un’offerta di divertimento così ampia e diversificata, dal parco acquatico alla discoteca. Non si fanno più i numeri di qualche anno fa, ma se si lavora nella giusta direzione si può tornare a crescere. È importante che accanto alle proposte per la notte, si affermino anche spazi di vita e divertimento per il giorno. Per accogliere il turismo delle famiglie, gli alberghi e le spiagge hanno organizzato servizi dedicati a chi viene in vacanza con i figli. Lo stesso deve avvenire per i giovani. Si possono creare sulla spiaggia stabilimenti capaci di fare proposte interessanti per i giovani. Qualcosa sull’esempio del Samsara a Riccione che chiude le attività prima della notte”.

Dal punto di vista del Cocoricò la stagione ha avuto diverse oscillazioni. Nel periodo di giugno ha registrato un calo del 30 per cento, nella prima settimana di agosto e dopo il 20 il calo è stato del 20 per cento; c’è invece stato un incremento del 30 di giovani nel periodo tra 15 Luglio e 30 Luglio e nella settimana centrale di agosto. In generale si è visto un aumento dei turisti da week end. “Ci sono meno soldi da spendere”, osserva De Meis. È cambiato anche il target: i giovani hanno due o tre anni in più rispetto al passato.

Per attirare il turismo giovanile, la piramide di Riccione ha messo in campo due iniziative. Il primo è il progetto Riviera, in collaborazione con l’Altro Mondo Studios di Rimini, grazie al quale sono stati portati nei due locali dieci dei primi venti dj al mondo. La scelta della buona musica (non più solo techno) è la direttrice principale per dare impulso al turismo italiano ed estero. E sarà così anche per il 2019, con un programma che sarà anticipato mesi prima, anche all’estero, in modo da dare ai giovani la possibilità di scegliere e di programmare la propria vacanza. La seconda direttrice è la promozione di pacchetti che mettono insieme soggiorno in hotel e ingresso in diverse strutture di divertimento. Cocoricò lo ha fatto attraverso Dams un network che mette insieme sette parchi tematici, diciassette locali da ballo e 227 strutture ricettive. “Abbiamo venduto – spiega De Meis – ottomila pacchetti, di una settimana o di quattro giorni. Chi acquistava il pacchetto, aveva compresi gli ingressi nelle diverse strutture. Abbiamo raggiunto anche l’estero, coinvolgendo diecimila giovani provenienti soprattutto da Germania, Svizzera e Olanda”.

De Meis sostiene che questo anno di cambiamento e di rottura con il passato ha dimostrato che per riportare la riviera al centro dell’intrattenimento e del mondo giovanile di qualità occorre collaborazione fra aziende del divertimento, sinergie con le istituzioni e con il territorio e piani di sicurezza adeguati. Il proprietario del Cocoricò giudica positivo il fatto che molto prima dell’inizio della stagione, a maggio, la questura abbia convocato gli imprenditori della notte per avvertirli sulle regole da rispettare. “Noi ci siamo mossi di conseguenza e abbiamo attuato un piano di sicurezza che ci ha consentito di trascorrere l’estate senza problemi. Tutta l’area di accesso al locale è stata transennata e i giovani prima di entrare dovevano passare tre selezioni. Un primo controllo per la consegna di bottiglie di alcolici, secondo controllo sui documenti e infine uno spazio ristoro senza musica, che funzionava anche come area di decompressione. Bracciale di riconoscimento agli maggiorenni per evitare che i minorenni ordinassero al bar bevande alcoliche. I clienti potevano raggiungere l’area parcheggio solo al momento di abbandonare il locale”.

Il tema sicurezza ha pesantemente segnato il mondo della notte, con numerosi provvedimenti di chiusura nell’area del Marano. “Senza entrare nel merito delle singole vicende – osserva De Meis – mi pare che gestire la sicurezza di notte, senza illuminazione, sulla spiaggia, sia un problema molto complicato. Difficile organizzare gli accessi e i deflussi. La spiaggia mi sembra più adatta per il divertimento diurno”.


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