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E' morto Viterbo Tamburini, coetaneo e amico del beato Marvelli

Venerdì, 15 Giugno 2018

All’età di 98 anni è morto Viterbo Tamburini, uno degli ultimi amici e coetanei del beato Alberto Marvelli. L’educazione ricevuta e il rapporto con il beato gli ha trasmesso, quasi per osmosi, una passione per la realtà e per l’annuncio della fede attraverso la costruzione di opere. Nato nel 1920 sulle colline riminesi di San Martino in Venti, era sposato da 68 anni con Albertina Gorini, matrimonio dal quale sono nati quattro figli e numerosi nipoti e pronipoti.

Dirigente dello IOR (Istituti Ospedalieri Riuniti) con responsabilità amministrative ha avuto il merito e la soddisfazione di portare a compimento il nuovo Ospedale Infermi inaugurato nel 1974, un’opera di cui ha seguito tutta la parte contrattuale e legale affrontandone tutti gli aspetti operativi. Di questo ente, poi divenuto Ausl, ha curato con passione la parte storico-culturale ed archivistica. Nel 1994 ha pubblicato un volume dal titolo “Pietà e Liberalità a Rimini” dove sviluppa la storia della pubblica beneficenza nella nostra città e dove evidenza come la Misericordia sia stata generatrice di una operosa carità.

Ha seguito poi nel tempo le sorti dell’Istituto Valloni divenendone per anni membro del Consiglio di Amministrazione. Uomo di grande cultura, è stato educato nel seminario minore di Rimini e poi nei due anni di Teologia al Seminario maggiore di Bologna, scuola di vita e di educazione d’altri tempi. Cresciuto nell’amore e nella dedizione alla Chiesa è divenuto amico tra gli altri di Mons. Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea ora ultra novantenne, il quale alla notizia della sua scomparsa ha detto di “essere vicino e presente spiritualmente, mi legava a lui una vecchia e bella amicizia, apprezzavo in lui il rigore e la passione per la Chiesa”. È stato legato a numerose figure del mondo cattolico, in particolare può essere considerato uno degli ultimi superstiti di quella schiera di amici e coetanei del beato Alberto Marvelli.

.Ha fatto parte della Confraternita di Sam Girolamo con uno stuolo di amici del mondo cattolico che da sempre si sono distinti nella società per l’impegno nella costruzione di opere nella prospettiva indicata dalla Dottrina Sociale della Chiesa: il bene comune. È stato da sempre legato da grande amicizia con don Domenico Calandrini, vulcanico sacerdote artefice di tante realizzazioni e uomo di profonda fede. All’età di 78 anni Viterbo si era laureato presso l’Istituto di Scienze Religiose con una tesi, poi pubblicata, dal titolo “Le Confraternite nella Diocesi di Rimini: la Confraternita di San Girolamo e della SS. Trinità” (1998).

Ha avuto un legame profondo, per tutta una vita, con un grande personaggio riminese (in realtà originario di Coriano) con il quale ha condiviso i primi anni di Seminario nel 1933: Padre Pietro Bianchi, salesiajo, missionario in India. Fitta sarà la corrispondenza tra i due fino ad arrivare ad una pubblicazione per ricordare la grande figura dell’amico.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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