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Demografia, è Viserba il quartiere più popoloso

Giovedì, 19 Aprile 2018

(Rimini) Con i suoi 33 mila e duecento abitanti complessivi, di cui 6.132 compresi tra i 25 e i 40 anni, il quartiere 5 rappresenta sia il più popoloso che il più giovane di Rimini. Al suo esatto opposto il quartiere 1, abitato da 19.915 persone, di cui solo 3.723 tra i 25 e i 40 anni. Questa l'estrema sintesi dell'analisi demografica dei sei quartieri riminesi che conferma i trend sviluppati da dieci anni a questa parte, con i quartieri del centro che invecchiano (il Q1 e il Q2) a fronte di un dinamismo più marcato nei quartieri della cintura (Q3 e Q5 in particolare), dove sia le giovani coppie che gli immigrati -italiani e stranieri- provenienti da fuori il territorio comunale, vanno ad abbassare l'età media complessiva. L'unico quartiere sotto i 20 mila abitanti èl'1 (19.915), il 5 l'unico abbondantemente sopra i 30 mila (33.200).
Questo il quadro generale: se prendiamo in considerazione alcuni dettagli, come ad esempio il rapporto tra popolazione compresa tra i 25 e i 40 anni, rispetto al totale degli abitanti, è il quartiere 3 quello con la percentuale più alta (19,47%), mentre è il quartiere 4 a far registrare quella più bassa (17,17%), con gli altri quartieri assestati intorno al 18%.
"Rimini, come il resto dell'Italia – è il commento di Anna Montini, assessore alla statistica del Comune di Rimini - conferma il trend oramai decennale di professivo innalzamento dell'età media della propria popolazione. L'analisi per quartieri mette però in evidenza alcune delle peculiarità della nostra città, su tutte il dinamismo dei quartieri più giovani, quelli della cintura. A fronte di una distrubuzione sostanzialmente equilibrata della popolazione, sono proprio loro a crescere di più a livello assoluto, mantenendo un'età media più giovane del resto della città. Il 3 il 5 sono i quartieri che più abbassano l'età media di Rimini, l'1 e il 2 quelli che la alzano. Aldilà di queste differenze è il progressivo invecchiamento che a Rimini, come nel resto dell'Italia, deve far riflettere sull'adozione di politiche nazionali a sostegno della natalità e delle giovani coppie. È proprio la ripresa della natalità l'unico antidoto realistico al progressivo invecchiamento della popolazione, e la migliore spinta al dinamismo sociale, economico e culturale. C'è infine un aspetto che va sottolineato, anche se apparentemente lontano da questo dibattito sui numeri: con l'attuazione del nuovo PSC e RUE si cerca di cogliere l'obiettivo di riportare le coppie giovani in centro, permettendo quei frazionamenti delle grandi unità immobiliari che sinora hanno effettivamente avuto un effetto 'deterrenza' agli insediamenti dei più giovani. Contiamo nei prossimi anni, grazie a questi strumenti urbanistici approvati di recente, di cogliere segnali positivi e in controtendenza per aree della città storicamente più orientate a un'età media più alta".