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Torna ‘I maestri e il tempo’, in rassegna l’identità storica e culturale del territorio

Martedì, 13 Marzo 2018

(Rimini) Torna con un affascinante calendario di incontri l’ottava edizione del ciclo di conferenze “I Maestri e il Tempo”, curato da Alessandro Giovanardi per la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini.
“Dopo sette edizioni di crescente successo – commenta Linda Gemmani, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini – che hanno chiamato a raccolta oltre 15.000 presenze di pubblico affezionato, il ciclo di conferenze “I Maestri e il Tempo” si conferma proposta artistica di alto spessore culturale, capace di raggiungere non solo gli studiosi, ma anche gli appassionati e i curiosi. Una riflessione sul mondo dell’arte - e quindi anche sul nostro mondo - che continua ad allargarsi sul territorio, segno di una crescente domanda di intrattenimento educativo. Per questo la Fondazione, impegnandosi anche quest’anno a favore del progetto, si adopera per continuare ad alimentare un’autorevole offerta che valorizzi l’identità storica e culturale del nostro territorio”.
“Dal 16 marzo al 25 maggio 2018 – illustra Alessandro Giovanardi, curatore del Ciclo - proporremo sei pomeriggi dedicati all’alta divulgazione culturale, scandita dalla dotta e piacevole narrazione di autorevoli studiosi. “VISIONARI, MELANCONICI E AVVENTURIERI” è il tema scelto per il 2018 e andrà a valorizzare questi grandi protagonisti della storia dell’arte, con argomenti che precedono i temi che animeranno la III Edizione della Biennale del Disegno di Rimini”.

Programma. Sulle tracce del raffinato avventuriero. Si trasformerà in un’indagine poliziesca la prima lezione, condotta da Giulio Zavatta (Università “Ca’ Foscari” di Venezia), in calendario venerdì 16 marzo a Rimini, Palazzo Buonadrata. Il critico svelerà l’identità del principale tra i falsari di Guercino e mostrerà come distinguere la mano del Maestro da quella del suo abile avventuriero e contraffattore.
Come nasce la pittura? Venerdì 6 aprile, Marco Riccòmini, tra i più sofisticati interpreti del Sei e Settecento emiliano, curatore di una strepitosa mostra di disegni sul tema, parlerà della prodigiosa bottega dei Gandolfi, le cui opere si trovano anche nel Museo e nelle Chiese di Rimini, e spiegherà come dal disegno nasca la pittura.
Romanticismo e follia, un binomio che ha attraversato arte, poesia e filosofia. Venerdì 13 aprile l’artista e collezionista Franco Pozzi e il curatore Alessandro Giovanardi narreranno la vita e l’opera di un artista prolifico e di altissima tensione poetica, Fortunato Duranti da Montefortino, di cui cureranno la mostra per la Biennale. Disegnatore visionario e malinconico, perché colpito da precoce follia, il cui linguaggio, nell’età di Leopardi, lo condusse vicino alle intuizioni oniriche e simboliche di Füssli e Blake e al linguaggio spezzato e inquieto di Hölderlin e Nietzsche, negli anni della loro pazzia.
“Pablo Picasso, l’infanzia infinita del genio”. Venerdì 11 Maggio il celebre pittore e scrittore Vittorio D’Augusta, in concomitanza con la mostra di incisioni di Pablo Picasso alla Biennale, illustrerà il suo rapporto affettivo e critico con quello che è considerato il massimo genio del Novecento artistico e delle sue avanguardie. Una lettura intima, spontanea e partecipata, da vero poeta del pennello qual è sempre stato D’Augusta.
Confermate anche quest’anno le ‘trasferte’ della rassegna culturale nell’entroterra riminese, con una tappa a Santarcangelo e una a Verucchio in compagnia del curatore, per valorizzare i tesori artistici e culturali che il territorio costudisce.
Venerdì 4 maggio alla Biblioteca Baldini di Santarcangelo di Romagna, Alessandro Giovanardi proporrà un focus su Guido Cagnacci, nato nell’alta e ridente cittadina romagnola e pittore seicentesco di fama mondiale, che nelle sue rappresentazioni sacre e profane, si è misurato con la melanconia e con l’estasi, vivendo da perseguitato e da avventuriero.
Venerdì 25 maggio, la splendida Collegiata di Verucchio ospiterà il racconto sul suo Santo dedicatario, Martino, e il suo pittore visionario e fiabesco, Giovan Francesco Nagli detto il Centino, allievo di Guercino e pittore di non comune lirismo e delicatezza.