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Fusione Carim in Credit agricole ufficializzata ieri. Azioni a 0,194 euro

Venerdì, 09 Febbraio 2018

(Rimini) Ieri i cda di Crédit agricole Cariparma, Cassa di risparmio di Cesena, Cassa di risparmio di Rimini e Cassa di risparmio di San Miniato, hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione delle tre banche nel colosso gruppo francese. Il cda ha inoltre approvato di dare corso a un’offerta pubblica di acquisto delle azioni delle tre banche detenute dagli azionisti diversi dalle fondazioni bancarie. Sono stati definiti i seguenti valori di concambio: 0,070 azioni ordinarie Credit agricole per ogni azione della Cassa di Cesena, 0,032 azioni ordinarie Credit agricole per ogni azione Carim, 0,043 azioni ordinarie Credit agricole per ogni azione della Cassa di San Miniato. In termini pratici questo si traduce in nel costo di 0,500 euro per azione della Cassa di Cesena, 0,194 euro per azione di Carim e 0,445 euro per azione di San Miniato. Il gruppo ha destinato a questo fine oltre 20 milioni di euro per gli azionisti retail che decideranno di aderire all’offerta pubblica di acquisto.
Gli azionisti che aderiranno all’offerta e rimarranno clienti attivi della banca per i prossimi tre anni, parteciperanno agli utili del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia del 2020: il 2,5% dell’utile del Gruppo al 2020 verrà, infatti, ripartito in modo da riconoscere ai soci delle tre banche che avranno aderito e resteranno clienti attivi, un ulteriore corrispettivo in denaro per ciascuna azione posseduta e apportata alle offerte. Il corrispettivo differito è stato calcolato in modo da riconoscere uno specifico valore anche ai warrant detenuti dagli azionisti retail di Cassa di Risparmio di Cesena.
Le azioni delle tre banche non consegnate nell’ambito delle offerte, saranno convertite in azioni di Credit agricole Cariparma, secondo i rapporti di concambio sopra indicati e rappresenteranno una percentuale molto esigua del capitale sociale di CA Cariparma. Si evidenzia che le azioni CA Cariparma non sono e non saranno scambiate e/o quotate su alcuna piattaforma o mercato, rimanendo pertanto illiquide.

Verrà inoltre mantenuta, assicurano da Parma, una struttura direzionale a livello locale: a San Miniato la sede della Direzione Regionale Toscana, a Cesena la sede della Direzione Regionale Retail e un nuovo Centro di Banca Telefonica per il Gruppo Crédit Agricole, a Rimini la sede della Direzione Regionale Imprese e della Direzione Regionale Private Banking.
Nell’arco del triennio 2018-2020 si prevede di erogare circa 3,3 miliardi di euro di nuovi finanziamenti sui territori delle tre banche. Sono inoltre previsti nello stesso periodo importanti investimenti: circa 100 milioni di euro in nuovi prodotti, sviluppo dell’offerta digitale e nuovi modelli di filiale.

Il progetto di integrazione non prevede esuberi. “Verrà mantenuta una costante attenzione ai temi dell’occupazione, della formazione e dello sviluppo delle risorse interne alle tre banche, con valorizzazione delle competenze e delle eccellenze presenti”.
Potenziali benefici della fusione delle 3 Banche in CA Cariparma Grazie all’acquisizione da parte di CA Cariparma, perfezionata il 21 dicembre 2017, le 3 Banche hanno operato in continuità, senza alcun impatto per dipendenti, correntisti e obbligazionisti.