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Se ai grillini di Cattolica resta indigesto Fico

Mercoledì, 06 Dicembre 2017

Dunque Fico non è in linea con i valori del Movimento 5 Stelle. Wow! Non pensiate di esservi persi una clamorosa notizia politica. Fico non è il barbuto presidente della commissione di vigilanza della Rai, quello che a Rimini ha guastato la festa per l’incoronazione di Di Maio a candidato premier. Sì, Fico è anche lui, ma il Fico che resta indigesto ai grillini di Cattolica è quello apparecchiato a Bologna da Oscar Farinetti, il patron di Eataly. L’ultima iniziativa imprenditoriale di Farinetti e le precedenti possono piacere o non piacere, c’è chi si esalta nel pagare a caro prezzo ciò che ovunque trova a un costo inferiore; c’è chi lo considera un modo geniale per valorizzare il made in Italy gastronomico, e chi invece lo considera una fregatura. Tutte legittime opinioni. Quella che ci mancava era la notizia che tutto questo fosse contrario ai valori del Movimento 5 Stelle e che pertanto meritasse una censura. Chissà. Forse un riflesso condizionato a sentir la parola Fico….

Una censura molto gentile ed educata, per carità, non pensate ai processi di staliniana memoria. Il sindaco Mariano Gennari ha chiesto al suo assessore al turismo, Nicoletta Olivieri, se poteva cancellare dalla pagina Facebook il post che immortalava la visita compiuta a Fico. Visita compiuta non in quanto privata cittadina ma alla guida di un gruppo di operatori economici di Cattolica. «Un’opportunità per fare conoscere alle categorie un nuovo asset del territorio e i servizi forniti dallo shuttle che collega gli alberghi di Cattolica con l’aeroporto», ha dichiarato l’assessore. Però quella foto scattata a Fico irritava i consiglieri pentastellati e contraddiceva i valori del Movimento.

Di Maio ogni giorno dichiara in TV che, con i 5 Stelle, gli italiani finalmente avranno un governo né di destra né di sinistra. Di che cosa, lo dirà forse nel successivo giro di dichiarazioni. Intanto prendiamo atto che – Cattolica docet – i 5 Stelle sono l’ultimo fenomeno ideologico rimasto sulla piazza politica. Nemmeno i Liberi Uguali di Bersani e D’Alema, che hanno evitato di chiamarsi sinistra, li raggiungono. La censurata visita a Fico documenta che un’iniziativa imprenditoriale non è valutata per i suoi valori economici (Crea occupazione? Genera ricchezza?) ma per la consonanza con le direttive della Casaleggio & Associati. Tutto poteva essere risolto con una battuta ad una riunione di maggioranza. No, i grillini hanno voluto strafare e preteso addirittura un gesto di ‘riparazione’ pubblico. L’assessore ha gravemente offeso la nostra sensibilità, l’assessore deve riparare; in un certo senso coerenti con la propria impostazione che non promette, come ci si aspetterebbe da ogni protagonista del dibattito democratico, una maggiore libertà del cittadino, ma un maggior controllo. Purché naturalmente chi deve controllare abbia il necessario patentino; e chi sia autorizzato a rilasciarlo non serve dirlo.

Una volta questo lo si chiamava controllo ideologico delle opinioni. Non sappiamo che nome abbia assunto ai tempi della mitologia della Rete. I grillini di Cattolica potrebbero spiegarcelo


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