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Renzi, sotto attacco. Fermato cittadino marocchino

Martedì, 05 Dicembre 2017

(Rimini) Un uomo originario del Marocco è stato fermato la notte scorsa. Avrebbe ammesso di essere responsabile di diversi atti di vandalismo a danno dell’abitazione del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi. A mezzanotte ha suonato al campanello della famiglia, ma questa volta il figlio di Renzi è uscito, lo ha inseguito e lo ha fermato, trattenendola in attesa dell’arrivo dei carabinieri.
Gli atti dell’uomo, che ha escluso il movente politico, si sono susseguiti nel giro degli ultimi dieci giorni. La tecnica sempre la stessa. Prima suonava il campanello nella notte, poi gettava abiti o rifiuti davanti al portone di casa Renzi in corso Giovanni XXIII. Domenica scorsa Renzi e il figlio erano al convegno del partito a Trieste, in casa c’era solo la moglie del consigliere. Alle 2,30, dopo la scampanellata, è stato gettato contro il portone un pezzo staccato dalla rotatoria temporanea su corso Giovanni XXIII.
A seguito dei fatti la famiglia ha presentato due denunce. “Abbiamo passato giorni difficili”, ammette il consigliere Renzi, che ritiene di essere stato bersaglio degli atti vandalici per il suo impegno per lo spostamento della moschea da Marina Centro. Renzi si dice anche dispiaciuto del fatto che “in questo quartiere nessuno vede e sente nulla. Non parla mai nessuno”.