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Pd, il segretario Giannini presenta la sua squadra

Venerdì, 24 Novembre 2017

(Rimini) Dopo le indiscrezioni di stampa di questa mattina (secondo le quali il neo eletto segretario provinciale del Pd stava facendo fatica a nominare i componenti della sua squadra, per via di schermaglie tra renziani e resto del mondo) Stefano Giannini scioglie il nodo e dà i nomi: Giulia Corazzi vicesegretaria, rapporto con articolazioni del partito, pari opportunità di genere, riforme istituzionali di enti locali e Regione; Riccardo Fabbri, rapporti con articolazioni partito, rapporto con i sindacati, lavoro; Giorgia Bellucci, coordinamento segretaria; Mattia Morolli, scuola università cultura, innovazione, smart city; Marcella Bondoni, Turismo, destinazione Romagna; Jamil Sadegholvaad, Imprese, commercio, sicurezza; Cristina Ferri, valorizzazione del’entroterra, GAL Vamarecchia e Valconca; Filippo Sacchetti servizi idrico e rifiuti, ambiente, patto dei sindaci, sanità; Jessica Delbianco, comunicazione, social media in staff con i GD; Alex Urbinati, mobilità, viabilità, trasporti pubblici, assetto del territorio. Una squadra di tecnico, molti sono amministratori locali e seguono almeno in parte le deleghe assegnate anche in segreteria.

“La scelta - spiega Giannini - è fedele ai criteri che mi ero dato quando ho proposto la mia candidatura: ampio rinnovamento generazionale (ci sono 4 membri che sono iscritti ai Giovani democratici), valorizzazione delle competenze con particolare riferimento alle politiche di area vasta e assegnazione a ciascun membro di specifici dossier. Inoltre parità di genere e, considerato l’ampio consenso di cui ha beneficiato la mia candidatura, rispetto delle sensibilità politiche che si esprimono nel partito. A riguardo, alcune ricostruzioni giornalistiche apparse in questi giorni descrivono un partito dilaniato da ripicche, veti, liti. Che il Partito Democratico sia un partito ampio e plurale che ha una discussione al suo interno a volte accesa, talvolta anche troppo, è un dato di fatto; ma questa è una considerazione ovvia: un partito democratico discute e la politica si accende con le passioni; se non ci sono altri partiti che offrono spunti di interesse per la stampa ciò dipende dalla semplice ragione che il PD, per fortuna nostra, è l’unico vero partito che c’è oggi sulla piazza, che fa congressi ed elegge la sua classe dirigente con la partecipazione, che fa una conferenza programmatica per ragionare sulle necessità della sua comunità, che valorizza un movimento giovanile. In ogni caso per la segreteria non ho avuto veti ma consigli e proposte, che ho liberamente valutato e in parte accolte secondo le necessità operative che ritenevo più opportune, che sono a loro volta liberamente opinabili, ma che sono di mia responsabilità. La direzione, che sarà proposta alla prossima assemblea congressuale del 4 dicembre, è invece frutto pieno dello spirito unitario che ha contraddistinto questi ultimi due mesi e rispetterà con particolare attenzione le mozioni di minoranza. Quindi nessuno sbandamento ma qualche discussione in un partito vivace che è consapevole delle prossime importanti scadenze e della necessità di essere orgogliosamente presente e protagonista nella sua comunità”.


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