Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

Club nautico, la ‘fronda’: bilancio in perdita

Giovedì, 16 Novembre 2017

(Rimini) “A dare le dimissioni sono stati non solo i cinque di maggioranza (Santolini, Andrea Musone, Marco Valcamonici, Fabio Po e Sanzio Sammarini) ma anche i quattro consiglieri di minoranza (Luigi Lazzari Agli, Paolo Franchini, Roberto Brioli, Pietro Baronio)”. La fronda di minoranza del cda del Club nautico dice la sua in merito alle dimissioni di massa del direttivo. Riuniti nel comitato ‘Club dei soci’ i consiglieri additati dall’ormai ex presidente Santolini lo criticano senza escusione di colpi. “Presidente da appena un anno si attribuisce straordinari successi internazionali sulla vela compresa la Stella d’oro al merito sportivo assegnata dal Coni. Un riconoscimento che si riferisce a molti anni di attività e che andrebbe quindi intestato più all’ex presidente Pietro Palloni che al suo ‘fresco’ successore”.

I rapporti nel nuovo direttivo non sono mai stati un gran che, perché Santolini “da un anno a questa parte non ha accolto una sola delle istanze, proposte o suggerimenti presentati da Lazzari, Franchini, Brioli e Baronio andando avanti a 5 contro 4 in ogni occasione fino a dover dare le dimissioni. Chi è causa del suo mal pianga se stesso, dice un antico proverbio”. C’è poi una questione di trasparenza. “I soci di opposizione hanno chiesto invano, negando ogni principio di trasparenza, di conoscere la quota versata dai soci titolari dei posti barca lungo il canale. Un normale controllo per vedere se tutti pagano o c’è qualche amico privilegiato”.

Le cose al Club non vanno bene. “Un bilancio con oltre 80 mila euro di perdita (infatti si è dimesso prima che l’assemblea lo voti), la realizzazione di una palestra – peraltro deserta – che è costata 226 mila euro invece degli 80/120 prospettati alla assemblea, una gestione padronale dei soci onorari (impossibile leggere le motivazioni delle nomine) che pur non pagando le quote possono votare, la delicata questione che riguarda il regime fiscale con cui viene gestito il club e che ha portato alle dimissioni uno dei sindaci revisori ( questi aveva consigliato di interpellare l’Agenzia delle entrate). Ma il massimo nel suo contestato anno di presidenza Santolini l’ha raggiunto ignorando completamente la decisione dei Probiviri favorevoli al principio sulla trasparenza. Cioè l’invito a praticare anche al Club Nautico una legge dello Stato. Nonostante – da statuto – le delibere dei probiviri siano immediatamente esecutive, inappellabili e da pubblicare sull’albo del sodalizio, lui le ha ignorate completamente così come continua a rifiutarsi di consegnare ai soci la documentazione sulla gestione del Club. Perché odia così tanto la trasparenza?”.


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram