Stampa questa pagina

Lanzetti (Fipe): Movida non è problema solo per pescheria

Martedì, 14 Novembre 2017

(Rimini) “Dall’incontro tra gli imprenditori dei locali dell’area della Vecchia Pescheria e della piazzetta San Gregorio e l’assessore comunale alle attività produttive Jamil Sadegholvaad sono emersi significativi punti positivi e altri più critici”. Questo il commento di Giuliano Lanzetti, Fipe Rimini, che però sottolinea: “Non possiamo pensare di restringere tutto il dibattito sulla movida riminese alle “cantinette” della piazza, seppur siano un motore di intrattenimento tra i più importanti del territorio, né ad un momento che nelle intenzioni doveva essere un confronto informale tra imprenditori e amministrazione”.
Si è discusso molto sulla diffusione della musica, che ha portato a numerosi verbali nell’ultimo mese. “Bisogna innanzitutto sottolineare come per gestire un locale si debbano conoscere i regolamenti comunali in materia e si debba sottostare alle regole. Sulla richiesta di allungare di un’ora l’orario della musica siamo d’accordo e da tempo ne parliamo con l’amministrazione, purché questo non rechi fastidi ai residenti. Sì alla musica all’interno del locale, ma che non si senta all’esterno: se esistono diritti al divertimento e al lavoro, allo stesso modo vanno rispettate le regole. Ben vengano aperture, per le cantinette e non solo, perché l’offerta di intrattenimento dell’intera città passa in modo notevole dall’offerta musicale”.
Decisivo il tema della sicurezza. “Accogliamo con favore l’apertura da parte degli imprenditori a contribuire alla sicurezza dotandosi di un servizio di vigilanza privata che affianchi e sia d’ausilio a quella pubblica, sempre di concerto con la Questura. Un atto non dovuto da attività che già sono oberate di tasse, ma che dimostrano di avere capito l’importanza di un territorio più sicuro e meno esposto al degrado mettendosi le mani in tasca. Non tutto il costo della sicurezza però può ricadere sulle loro spalle, né altre partite quali ad esempio il costo non indifferente dei “fittoni mobili” per consentire l’occupazione di suolo pubblico per tavoli e sedie, per la quale già pagano una tassa. Sottolineiamo che sul tema sicurezza e sulle azioni anti-degrado gli imprenditori non devono assolutamente essere lasciati soli, ma anzi è fondamentale un’attività di coordinamento e confronto con la Prefettura e le altre istituzioni deputate al presidio del territorio”.
Il discorso sulla movida, invernale o estiva che sia, “non si può ridurre al centro storico, ma deve interessare la città intera. L’intrattenimento è un tema così centrale per l’offerta riminese che riteniamo necessario affrontare questi temi coinvolgendo tutto il territorio, che ha peculiarità inserite in un unico disegno. Movida, sicurezza, degrado, sinergie pubblico-privato, necessitano di una visione più lungimirante. Solo in questo modo gli imprenditori potranno lavorare con regole certe e rispettarle a prescindere dal foglio mappale su cui il loro locale è inserito”.