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IL GIORNALAIO 23.02.2012

Martedì, 21 Febbraio 2012

Rubriche

IN PRIMA LA PICCOLA DAYANA E LA BEATIFICAZIONE DI DON GIUSSANI, MAGGIOLI E LA SPIAGGIA DI GNASSI. IN CULTURA LE MOSTRE A RAVENNA, FORLI' E RIMINI


Apertura dei quotidiani su Dayana e il ritrovamento del piccolo corpo all’interno della Concordia.
Su La voce di spalla la situazione della spiaggia con il titolo: “Il sindaco ne discute con la procura”. Taglio centrare dedicato a Maggioli: “Maggioli ha scudato due milioni”, notizia pubblicata ieri dal Corriere della Sera.
Taglio alto nella pagina nazionale dedicato alla notizia dell’apertura della causa di beatificazione di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione.
Sul Corriere Romagna taglio centrale per Bianchini, l’imprenditore sammarinese che ieri è stato estradato nel carcere di Rimini.
Di spalla la notizia dedicata a Manlio Maggioli, che anche il Carlino mette in prima insieme alla notizia del prete riminese, parroco a Perugia, fermato con cocaina.


Il turismo legato alle incognite sulla prossima stagione tiene banco sui giornali.
A pagina 16 della Voce la questione spiaggia con Mauro Gardenghi e Mirco Pari che chiedono alla giunta di “fare qualcosa" per evitare il salasso degli operatori. “Bisogna prendere coscienza, ed è grave che ciò non si manifesti, che l’organizzazione della spiaggia è la calamita forse più potente che attrae turisti in estate verso la riviera di Rimini”.


Di spalla nella stessa pagina il candidato favorito a diventare segretario provinciale, Miserocchi, che lancia l’incontro di stasera al teatro Novelli con Lupi e Letta: “E’ tempo di tornare a esercitare il proprio servizio per il bene comune con azione decise anche bipartisan”. E sulle tessere del Pdl afferma: “Mi dispiace, ma nessuno riuscirà a trascinarmi in una polemica tutta interna al partito: non mi interessa”. Ma è ancora Renzi sul Corriere a pagina 11 ad aprire la quesitone: “Per ora è solo un campione, ma il dieci per cento delle tessere Pdl risulterebbe irregolare. La denuncia di Gioenzo Renzi colloca un enorme punto interrogativo sul congresso di domenica. La vigilia, in ogni caso, è ad alta tensione”.
A pagina 8 del Corriere romagna il sindaco Gnassi che, insieme alla procura, ha stabilito come intervenire su irregolarità e sequestri: “E’ l’esito del “vertice” di ieri in Tribunale al quale ha partecipato il sindaco Andrea Gnassi. Dopo i blitz della stagione scorsa - più che altro subìti da Palazzo Garampi - questa volta l’accordo è quello di agire in maniera congiunta: dove si riscontrano irregolarità e si interviene tramite sequestro, si procede a quattro mani”.


Sul Nuovo quotidiano ancora tassa di soggiorno e Imu, il Pd ha fatto il punto con i propri amministratori costieri. Nel pezzo a firma di Brahim Maarad: "La crisi è uguale per tutti, le soluzioni però possono essere diverse. Il rischio è che a differenziarsi, applicando la tassa di soggiorno, sia solo Rimini. Un risultato che pochi si augurano (i riminesi per primi) ma che nessuno esclude. Al momento Riccione, Cattolica e Misano sembrano avere trovato le cure necessarie nell'Imu. Cosa che Bellaria ha già deciso e che domani convaliderà in consiglio comunale con l'approvazione del bilancio. La discussione sul balzello turistico resta comunque aperta, anche se la sua eventuale applicazione a questo punto slitta a settembre. E' quanto ha lasciato intendere anche il sindaco Andrea Gnassi martedì sera durante l'assemblea provinciale del Pd alla quale hanno partecipato diversi esperti regionali e buona parte degli amministratori locali".


A pagina 17 su La voce, Maggioli : “E’ scritto nero su bianco nell’avviso di fine indagini firmato dal procuratore della Repubblica di Forlì, Sergio Sottani e dai sostituti Fabio Di Vizio e Marco Forte che hanno fatto recapitare la loro richiesta di rinvio a giudizio per una serie di reati finanziari nell’ambito dell’inchiesta sul Credito di Romagna ai 18 indagati, tra cui lo stesso Maggioli. Che, come ricorda il Corsera, è presidente della Camera di commercio di Rimini dal 1994. Dunque, non uno qualunque. “E’ una cosa vecchia, un condono del 2009 ed è un atto pubblico, una coda di quanto emerso in quell’inchiesta sul Credito di Romagna", commenta l’80enne editore originario di Santarcangelo. "Nel 2009 grazie allo scudo fiscale come tanti altri ho riportato in Italia quei soldi, non c’è niente da nascondere, ho fatto come altri che avevano qualcosa da farsi perdonare. Ora quei soldi sono al loro posto”.
Il carlino a pagina 5 intervista l'imprenditore che dichiara: "Posso solo dire che è una vicenda vecchia, per la quale, ripeto, non ho commesso alcuna violazione. Questo andrebbe ricordato, lo 'scudo' fiscale era una possibilità data dal governo, e perfettamente legale. Ora tutto questo pandemonio è venuto fuori soltanto perché, nell'inchiesta sul Credito di Romagna, gli inquirenti hanno appreso del condono che ho fatto nel 2009. E quindi? Non sono mica l'unico".


Sulla cultura è il Corriere romagna a intervistare Marco Missiroli sull’uscita del nuovo libro. A pagina 26 sempre il Corriere fa il punto sulle mostre allestite a Ravenna, Forlì e Rimini.