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Un polo del benessere dove sventolava Bandiera Gialla

Martedì, 07 Novembre 2017

Una nuova stagione per la Galvanina e una “ricucitura” paesaggistica e ambientale dell’ampia area (circa nove ettari) occupata sul colle di Covignano. Laddove sventolava “Bandiera Gialla” troverà posto un articolato complesso dedicato alla filiera del benessere, declinato anche nella dimensione della buona tavola. Giovedì in consiglio comunale approda per l’approvazione il progetto presentato dalla Galvanina Spa che cambierà aspetto e in parte funzioni ad un angolo pregiato di Rimini, reso noto in tutta Italia dalla discoteca funzionante negli anni Ottanta e dalle numerose trasmissioni televisive che ha ospitato in quella stagione. Un investimento che certamente supererà i dieci milioni.

 

Il progetto è un classico esempio di come gli interessi pubblici e privati possono arrivare a buona sintesi quando c’è la volontà di rispondere positivamente alla richiesta delle imprese di sviluppare e riqualificare la propria attività. Ci sono voluti tre anni di istruttoria per trovare la quadratura del cerchio e per superare le difficoltà burocratiche e normative che a un primo impatto sembravano essere di ostacolo. Una conferenza dei servizi alla quale hanno partecipato tutti gli enti interessati (dalle Soprintendenze alla Ausl) ha dato il via libera con alcune prescrizioni che sono state accolte.

L’ostacolo più grave era rappresentato dai numerosi manufatti abusivi che con il tempo si erano aggiunti agli edifici legittimamente costruiti. Partendo dalla convinzione che “lo sviluppo di attività economiche private di eccellenza costituisce di per sé un interesse pubblico in senso stretto, per le complessive ricadute positive che comporta per le comunità locali”, la via di uscita è stata trovata nell’articolo 11 della legge 240 sul procedimento amministrativo. Con la proprietà sarà stipulato un accordo che prevede modalità e tempi certi di demolizione delle opere abusive prima della realizzazione dei nuovi immobili, “in modo – si legge nella relazione - da salvaguardare sia l’interesse pubblico volto alla repressione degli abusi e ad un assetto riqualificato del territorio coerente con il vincolo paesaggistico, che l’interesse privato allo sviluppo e consolidamento di una attività di impresa industriale locale”.

 

Il progetto prevede di intervenire sui tre sottoambiti in qui è articolato il complesso Galvanina: l’area di sud-ovest, occupata dal ristorante “il Pomod’Oro”, attualmente chiuso; l’area nord, ove ha sede lo stabilimento produttivo d’imbottigliamento dell’acqua captata nel sottosuolo; quella ad est, più elevata, dove negli anni sessanta fu realizzato lo stabilimento termale, dove si trova la fonte storica della Galvanina con il monumento cinquecentesco e dove negli anni Ottanta trovò posto “Bandiera gialla”.

Il ristorante Pomod’oro sarà completamente rinnovato e diventerà il prototipo del brand Trattorie romagnole del Pomod’Oro che la Galvanina intende promuovere in tutto il mondo. Alla ormai storica e affermativa attività di esportazione di acque minerali, affiancherà anche un nuovo export dei prodotti tipici e delle eccellenze dell’area romagnola. Vicino al ristorante troverà posto anche un laboratorio didattico enogastronomico.

Il vecchio stabilimento termale in disuso sarò riconvertito alla moderna filosofia del wellness, con Beauty Spa, palestra, area massaggi, giardino d’inverno con piscina, area per le wellness terapie (sauna, bagno turco, stanza del sole), ristorante wellnes.

Per lo stabilimento produttivo il progetto prevede, oltre che un ampliamento, anche alcuni interventi di tinteggiatura e schermatura in legno per mitigarne l’impatto rispetto all’ambiente circostante.

I tre ambiti (Pomod’Oro, Terme Wellness, Stabilimento) saranno “ricuciti” dal punto di vista ambientale e viario, per armonizzarli con il parco e il paesaggio agricolo circostante.

La superficie costruita aumenta di circa 7.00 mq rispetto all’esistente quantificato in 5.80 mq.

L’intervento provocherà per le casse comunali un introito di circa due milioni di euro: 345 mila come monetizzazione degli standard urbanistici, 972 mila euro come contributo straordinario, 600 mila euro come contributo di costruzione.

La delibera che sarà approvata in consiglio comunale costituisce una variante al Rue e al Quadro Conoscitivo del Piano strutturale. La Galvanina Spa avrà tempo cinque anni per chiedere i permessi di costruzione, pena la decadenza della variante urbanistica.