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Nidi, riforma regionale: ok in commissione. Rimini fanalino di coda per contributi

Giovedì, 12 Ottobre 2017

(Rimini) Via libera in commissione regionale al testo della giunta che riforma il sistema educativo per la prima infanzia e l'organizzazione delle singole strutture: nidi, micro-nidi e servizi integrativi. La riforma definisce le caratteristiche dell’ambiente fisico, gli arredi, l’organizzazione delle strutture, la soddisfazione delle famiglie. Ma anche grande attenzione per evitare maltrattamenti e abusi sui più piccoli. È la riforma del sistema dei nidi, micronidi e servizi integrativi dell’Emilia-Romagna, disegnata dalla nuova “Direttiva in materia di requisiti strutturali e organizzativi dei servizi educativi per la prima infanzia”, destinati ai bambini più piccoli, quelli da 0 a 3 anni, che, ottenuto oggi il parere favorevole della Commissione assembleare, sarà approvata in Giunta entro fine mese. Nel frattempo, sempre dalla Giunta regionale è arrivato il via libera all’assegnazione dei fondi per il 2017, oltre 7,3 milioni di euro disponibili per tutto il territorio regionale. Nel riminese arriverà una piccolissima fetta.

La novità più significativa introdotta dalla Direttiva riguarda il personale che opera a stretto contatto con i bambini, in particolare le educatrici: l’obiettivo è quello di prevenire casi di maltrattamenti e abusi dovuti a condizioni di stress o inadeguatezza al proprio lavoro. La direttiva, infatti, stabilisce che i gestori, pubblici o privati, delle strutture educative definiscano un Piano specifico finalizzato alla prevenzione, valutazione e gestione del rischio stress da lavoro, nel quale devono essere indicate esplicitamente le misure e gli strumenti messi in campo per garantire ai bambini e alle loro famiglie la massima tutela. Tra questi, rientrano la formazione, il lavoro di gruppo, il raccordo costante con il Coordinamento pedagogico territoriale e, laddove emergano segnali di disagio psicologico, un supporto specialistico al personale da concordare con le Aziende sanitarie.
Sul piano organizzativo, il documento introduce alcune disposizioni per adeguare la funzionalità degli spazi e delle attrezzature al numero di bambini iscritti e alla loro età. Un’importante novità riguarda l’obbligo della preparazione interna alla struttura, in cucine attrezzate, dei pasti per i bambini dai tre ai nove mesi di età. Il provvedimento conferma poi numerose disposizioni contenute nella precedente Direttiva regionale, del 2012.

"Garantire la continuità dei servizi per la prima infanzia è una priorità fondamentale- sottolinea la vicepresidente e assessore regionale al Welfare, Elisabetta Gualmini-. Con le risorse trasferite ai Comuni diamo certezza sull'organizzazione dei servizi. La nuova direttiva sull'organizzazione e il funzionamento- prosegue la vicepresidente- conferma l'interesse della Regione Emilia-Romagna per asili nido di qualità, dove ai bambini sia garantito il benessere e la possibilità di sviluppare al meglio le proprie capacità e potenzialità”.

In attesa che il testo del provvedimento completi il percorso di approvazione, la Giunta regionale ha licenziato la proposta di riparto dei fondi per il 2017 destinati al sistema educativo emiliano-romagnolo per la fascia di età 0-3 anni. Lo stanziamento complessivo supera i 7 milioni e 300mila euro, in larga parte finalizzati alla gestione dei servizi per la prima infanzia (6.394.564 euro); le rimanenti risorse - 909.720 euro - sono invece destinate a sostenere la qualificazione del sistema dei servizi, attraverso la funzione del coordinamento pedagogico (359.720 euro) e la promozione di iniziative di formazione del personale (550.000 euro). I contributi saranno assegnati dalla Regione direttamente ai Comuni e loro forme associative e ripartiti in base al numero dei bambini iscritti ai servizi educativi.
A livello territoriale, le risorse saranno così suddivise: Bologna 2 milioni 72 mila euro; Modena 1 milione 131 mila; Reggio Emilia 1 milione; Parma 768 mila; Piacenza 304 mila; Ferrara 479 mila; Ravenna 648 mila; Forlì-Cesena 529 mila; Rimini 369 mila.


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