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Magrini (Pd) su Riccione: l'errore è stato andare dal notaio

Martedì, 18 Luglio 2017

Il vero unico grande errore commesso a Riccione? Per il segretario provinciale del Pd, Juri Magrini, è stato l’aver partecipato all’atto dal notaio che ha decretato la caduta del sindaco Renata Tosi. All’origine di quell’atto c’era una sottovalutazione del valore del Sindaco nella città, si pensava che la sua immagine fosse ormai offuscata. Quindi la caduta anzitempo dal notaio le ha permesso di costruire ancora di più quella narrazione, quella storytelling della ‘Renata fatta fuori dalle trame di palazzo’. Inoltre c’è stata troppa fretta per poter beneficiare della finestra elettorale di giugno. Il Pd ha commesso l’errore di non avere avuto la prontezza di analizzare la situazione con tutti i suoi elementi.

Queste considerazioni, ben diverse da quelle, per esempio, espresse da Sabrina Vescovi a buongiorno Rimini.it, Magrini le ha espresse nella relazione tenuta lunedì sera alla direzione del partito.

Viene da osservare che, secondo Magrini, il Pd aveva fatta propria l’analisi di Luciano Tiricanti, convinto che la Tosi fosse ormai finita e che nuove elezioni a data ravvicinata avrebbero sancito la sua sconfitta. È stata condivisa l’analisi di Tirincanti e poi non si è fatta l’alleanza con Patto Civico perchè, motivazione ufficiale, non dovevano esserci gli esponenti della giunta uscente (fra cui Tirincanti). .

Quanto a Patto Civico, secondo i brani di relazioni pubblicate da Chiamami Città, Magrini ha ribadito concetti già espressi: “Se il PD pensa di risolvere il rapporto dell’apertura al civismo solo con questo contenitore, credo noi si stia facendo un grosso errore perché parte di quell’elettorato moderato che ha sempre ha votato a destra e Berlusconi, appena quel campo sarà riorganizzato tornerà naturalmente all’ovile”.

Per il resto l’analisi di Magrini è sostanzialmente assolutoria dell’operato del Pd. A Coriano la lista civica capitanata da Alessandro Leonardi aveva le caratteristiche di una forte apertura alla società civile. Non era certo autoreferenziale del Pd. Nonostante questo non è stato sufficiente per battere il sindaco uscente Spinelli.
A Morciano abbiamo provato a capire se ci potessero essere degli spiragli per costruire un’alleanza con l’ex Sindaco Ciotti. Svariati incontri nei quali Ciotti ha sempre dichiarato categoricamente la sua indisponibilità a candidarsi. Poi scopriamo da alcune dichiarazioni pubbliche che invece era già in campo da tempo, a tal punto da essere sostenuto fortemente da tutto il centrodestra a partire dalla Lega Nord. “Quindi in questo quadro di grande difficoltà, il Pd ha provato a costruire una lista che partisse dal lavoro svolto, mentre Ciotti si è messo alla testa di una lista che ha come obiettivo quello di azzerare tutto quello che è stato fatto a Morciano dal PD”.
Nella direzione ovviamente non tutti sono stati d’accordo con l’analisi di Magrini. Il comunicato finale auspica che il congresso provinciale di ottobre possa essere l’occasione per una discussione seria e propositiva. La direzione ha deciso anche di affiancare al percorso congressuale anche una iniziativa di approfondimento ed elaborazione di carattere programmatica.


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