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Aeroporto di Rimini: alta tensione fra Airiminum e i consiglieri Sensoli e Pruccoli

Domenica, 11 Giugno 2017

L’attacco è stato pesante ed arrivato da due direzioni. Da una forza di opposizione (Il Movimento 5 Stelle) e questo non stupisce più di tanto, e da una forza di governo, a Rimini come a Bologna (il Pd), e questo è già meno di routine. Negli ultimi giorni il fortino di Airiminum è stato pesantemente bombardato. La società di gestione dell’aeroporto di Rimini ha replicato in modo piccato, annunciando anche querele, e i due consiglieri regionali Sensoli e Pruccoli hanno ribadito le loro tesi. L’auspicata nuova stagione di fecondi rapporti fra aeroporto e territorio sembra allontanarsi ancora una volta.

La consigliera Sensoli aveva puntato il dito sui dati dell’occupazione, sugli scarsi risultati del traffico aereo; aveva invitato a una puntuale verifica della sostenibilità economica, di quella ambientale e del livello di integrazione con gli altri sistemi di trasporto, e aveva infine ricordato che “tra i soci di AiRiminum c’era EDS Infrastrutture, società siciliana il cui proprietario ha subito condanne a 18 mesi per lo scandalo del fotovoltaico in Puglia”.

Molto articolata e pesante l’interrogazione di Pruccoli che arriva a chiedere alla Regione se non si debba provvedere “a proporre ai Ministeri di riferimento la revoca della concessione in favore di altro soggetto da identificare secondo i criteri stabiliti dalla Legge e dal Codice della Navigazione”. Pruccoli rileva che la società “non ha posto in essere un solo investimento strutturale di quelli promessi in presentazione di gara d’appalto”, dopo aver osservato che Fellini è stato svuotato di molti servizi utili all’utenza aggiunge che “oggi non gode di alcun tipo di confort e lo standard offerto non è certamente all’altezza di un aeroporto internazionale inserito nel ristretto elenco degli aeroporti di interesse nazionale”, sottolinea il deludente risultato di un aeroporto che solo fino a pochi anni fa era proiettato verso il milione di movimenti e che nulla è dato sapere rispetto alle modalità che il gestore vorrà perseguire per incrementare il traffico incoming".

AIRiminum ha replicato ricordando che la materia riguardante le concessioni aeroportuali non rientra nel perimetro delle Regioni ma è di competenza esclusiva dell’ENAC, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). E che tali soggetti si sono già espressi verso AIRiminum.

A Pruccoli e Sensoli ricorda che non rientra nei loro ruoli istituzionali entrare nel merito di scelte gestionali di una società privata, e che “AIRiminum 2014 non intende tornare a precedenti stagioni non fortunate segnate dall’interventismo della politica.

La società osserva che a Rimini il soggetto privato è arrivato da due anni, ma al momento non solo è lasciato isolato dalle istituzioni locali, ma addirittura è bersaglio di dichiarazioni false e non rispondenti alla realtà da parte di soggetti con cariche politiche.

“In particolare la Consigliera Sensoli, anziché riconoscere alla nuova gestione la capacità di far rinascere lo scalo in solo due anni, si è scagliata contro AIRiminum 2014 fin dall’inizio in una lotta che gli ha garantito visibilità, probabilmente istruita da redattori di testi interessati ad altre logiche economiche collegate alla precedente situazione. Stesse logiche che probabilmente hanno spinto il Consigliere Pruccoli a fare delle dichiarazioni false e destituite di alcun fondamento riguardo l’assenza di servizi adeguati all’interno dello scalo, facendo proprio quanto redatto dalla Sensoli. Invitiamo il Consigliere Pruccoli a verificare di persona la situazione dello scalo, in quanto se lo avesse fatto prima non si sarebbe esposto con dichiarazioni così grossolane”.

La conclusione: AIRiminum 2014 intende querelare quanti, abusando del proprio ruolo istituzionale, danno notizie false e tendenziose rispetto alla società - privata - che gestisce per concessione il “Fellini”.

Pruccoli ha controreplicato affermando: “Solitamente chi ha argomenti, strategia e capacità imprenditoriale uniti a obiettivi che possiedano rilevanza pubblica, in un caso del genere, comprendendo che per chissà quale malinteso alcuni attori istituzionali non capiscono le buone fondamenta di un progetto, piuttosto che sproloquiare e minacciare si affrettano a rassicurare l’intera comunità sulla bontà delle proprie intenzioni, del progetto stesso, cercando di condividere la vision vincente che anima la propria attività”. Aggiungendo poi: “L’unico colpo che Airiminum ha battuto recentemente riguarda la richiesta di finanziamenti pubblici. E’ quasi irridente in una città dove c’è chi si trova con i beni bloccati da diversi anni ed ipotesi di reato che arrivano all’ associazione per delinquere per aver fatto proprio quello (preciso che resto convinto della correttezza di quelle persone)”.

La Sensoli da parte sua polemizza: “I vertici di AiRiminum dovrebbero sapere che il reato di lesa maestà, nel nostro Paese, non esiste più da un bel pezzo. Per questo trovo piuttosto bizzarro il fatto che si annunci una querela per aver - udite, udite - aver posto delle domande, ovviamente tutte circostanziate e ben documentate, come è mio solito fare. E per di più averle fatte attraverso delle interrogazioni alla giunta regionale che, al momento non ci risulta far parte ancora dello scintillante mondo che AiRiminum traccia nei suoi comunicati stampa. Solo per parlare degli ultimi interrogativi che abbiamo sollevato, crediamo che su occupazione, investimenti e traffico aereo AiRiminum debba dare più di una spiegazione, anche alla luce della sua recente richiesta di finanziamenti pubblici per attrarre compagnie low cost (senza contare che l’aeroporto si trova su un bene demaniale, quindi il controllo pubblico non è certo in discussione)”.

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